As Bari, Montemurro parla e Rapullino conta

di Nicola Zuccaro - "I Matarrese vogliono vendere ma non possono vendere il Bari". E' l'affermazione che fotografa al meglio l'oratoria di Paolo Montemurro poichè quando si ascolta una conferenza stampa (specie se si è seduti in poltrona e davanti alla tv) così atipica perchè composta da due relatori (oltre a Montemurro c'era anche Rapullino) si tende a dover applicare l'adagio del "a ciascuno il suo".

Se a Montemurro è spettato il compito di illustrare i lineamenti politico-calcistici, a Rapullino è stato affidato il ruolo del contabile capace di snocciolare cifre, dati e date che hanno contraddistinto quasi 80 giorni di trattativa. E' in passaggi quali con "9 milioni di euro nei 7 anni l'avrei regalata, la società", così come nella proposta di scendere a 1,5 milioni anzichè 2 per la caparra di acquisto che Rapullino ha confermato il proprio ruolo di ragioniere contabile con l'unica eccezione dialettica colta nell'espressione di "politica industriale" con la quale Rapullino ha voluto evidenziare i limiti della gestione matarresiana.

E' lo spaccato di una conferenza stampa che, al suo indomani, desta gia curiosità nella tifoseria biancorossa per una eventuale replica da parte dell'attuale proprietà alla luce delle rilevazioni e delle rivelazioni fatte dal duo Montemurro - Rapullino nel pomeriggio di Giovedì 25 luglio 2013.