As Bari, trattativa fallita: Biga illustra cifre e ragioni

di Nicola Zuccaro - Dieci anni di dilazione, ovvero 10 milioni di euro dilazionati nel corso degli anni precedentemente menzionati. E' stato questo passaggio contenuto nella bozza del preliminare inviato dai legali della cordata Montemurro-Rapullino ai colleghi dell'As Bari via mail alle ore 10.25 del 16 luglio a far traboccare il vaso nella trattativa per l'acquisto del club biancoroso.

Munito di copia del medesimo e accompagnata dalla ricevuta comprovante data e orario dell'arrivo il legale del Bari, Francesco Biga, ha illustrato alla stampa, nella prima serata di Lunedì 22 luglio il motivo principale per cui è saltata la trattativa. In particolare, Biga ha evidenziato che nel pattuito percorso di cogestione era previsto che la Famiglia Matarrese cedesse le proprie quote ad una Società partecipata e che, in caso di retrocessione in Lega Pro, il contratto non si completasse. 

Inoltre, l'ultimo passaggio indicava anche la loro maggioranza nel Cda con 5 consiglieri contro i 2 della precedente proprietà senza il versamento di 1 euro e l'impegno della Salvatore Matarrese Spa nel disavanzo di gestione a cui si aggiunge l'assenza di garanzie fideussorie. 

Ma Biga è andato oltre, illustrando le disponibilità di cassa del Bari partendo dai 9 milioni e mezzo derivati dalla cessione della restante metà del cartellino di Nicola Bellomo al Torino a cui si aggiungono i 5 milioni dei proventi dalla Lega B. Un tesoretto che però come ha sottolineato (facendogli eco) Tonino Matarrese fa da contraltare ai 42 milioni di euro versati negli ultimi 9 anni dalla Spa che regge il Club di Strada Torrebella. Questo il quadro esposto in attesa della replica di Montemurro slittata alle ore 15 di Giovedì 25 luglio.