Bari: 28 luglio 1943, fu strage di Stato in Via Dell'Arca?



di Nicola Zuccaro - " La sera del 27 luglio 1943 ci fu una riunione per organizzare una manifestazione pacifica con partenza da Via Sparano in direzione del Carcere per andare incontro ai prigionieri politici lì detenuti ".
Nacque così - come rivela l'Avv. Paolo Laterza - il primo momento di libera espressione che si sarebbe dovuto concretizzare a tre giorni di distanza dalla caduta del Fascismo e della destituzione di Mussolini da parte del Gran Consiglio nella notte fra il 24 e il 25 luglio 1942. E invece quel corteo che lungo il percorso divenne numeroso per la solidarietà popolare - come racconta Laterza - si trasformò in un bagno di sangue.
Era la mattina del 28 luglio 1943 quando all'altezza del Cinema Umberto intellettuali, studenti, lavoratori e comuni cittadini furono bloccati da un plotone dell'Esercito Badogliano impegnato a vigilare la sede della Federazione del Fascio ubicata nella vicina Via Nicolò Dell'Arca. Conseguenzialmente a dinamiche ancora poco chiare a distanza di settant'anni i militari spararono ad altezza uomo così come prescriveva il Bando a firma del Generale Roatta che vietava in ossequio al Proclama del Re qualsiasi tipo di manifestazione poichè ritenuta come turbativa dell'ordine pubblico. Iniziò così per Bari una giornata drammatica che culminò con 20 morti ricordati nella serata del 25 luglio con altrettante pietre d'inciampo nei pressi del Monumento ubicato in Piazza Umberto e ove giace, in superficie, la lapide commemorativa di quella che da gran parte dell'opinione pubblica barese viene annoverata come la prima Strage di Stato dell'Italia pre-repubblicana.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto