Guerra a Leuca, 70 anni fa fu affondato il “Pietro Micca”

Era stato concepito agli albori degli anni Trenta nei cantieri “Tosi” di Taranto e la sua costruzione durò 4 anni. Fu varato il 31 marzo 1935 e il 1° ottobre dello stesso anno fu assegnato al 4° Grupsom di Taranto e destinato all’addestramento e la sperimentazione di posa di campi minati. Nella guerra di Spagna fu protagonista di tre missioni. Il 5 maggio 1938, Hitler era in visita a Napoli e il “Micca” inalberò l’insegna di unità ammiraglia dei sommergibili. Allo scoppio del conflitto, fu utilizzato per la posa delle mine. Compiti che poi variarono nel 1941, quando fu destinato al trasporto di rifornimenti per le basi italiane nel Mediterraneo e si distinse in varie missioni.
L’ultima avvenne il 24 luglio 1943 quando partì da Taranto, ma quattro giorni dopo, al largo di Capo Spartivento, l’equipaggio si accorse di alcune avarie e comunicò alla base che avrebbe fatto ritorno. Gli astri gli erano contrari: l’affondamento avvenne all’alba del giorno dopo, verso le 6. Il “Micca” manovrava al largo di Leuca in attesa di salpare per Taranto. L’unità di superficie che doveva scortarlo era pronta, quando all’improvviso fu attaccato dal sommergibile della Marina britannica “Trooper”. Il primo siluro lo mancò, il secondo invece lo colpì in pieno causando l’affondamento quasi repentino. In tutto gli inglesi gli lanciarono 6 siluri. L’equipaggio era composto da 72 uomini, di questi 54 furono prigionieri dell’acciaio, 18 più fortunati poiché i pescatori di Leuca avevano visto tutto dalla spiaggia e con le barche riuscirono a portarli a riva. I feriti gravi furono portati all’ospedale militare di Lecce, gli altri al centro militare d’accoglienza di Grottaglie.
Oggi il relitto si trova sul fondale roccioso a circa 80 metri di profondità, a Punta Ristola (a nord-est della marina), piegato a sinistra, il lato centrato dai siluri inglesi. Ricordava tempo fa un vecchio pescatore, Michele Petracca, che quella mattina era lì: “All’altezza di Punta Ristola ho avvertito una forte esplosione e una gigantesca colonna d’acqua. In meno di un minuto il sommergibile si è alzato di prua ed è affondato. Siamo saliti sulla barca e ci siamo diretti sul luogo dell’affondamento remando con tutte le nostre forze”.
Leuca commemorerà l’anniversario dell’affondamento del “Regio Sommergibile Pietro Micca” con una giornata ricca di eventi voluti dall’Associazione nazionale Marinai d’Italia (sede di Castrignano-Leuca, presidente Rocco Bramato) intitolata al Capo di 1a classe Cannoniere Antonio Margarito: morì da eroe sulla nave “Duilio” nel 1925 in seguito a ustioni riportate per salvare alcuni marinai durante un incendio a bordo, e per questo decorato con Medaglia d’Argento al Valor Militare.
La giornata inizierà alle 8 con l’alzabandiera sul piazzale antistante la sede sociale e proseguirà con altri intermezzi, fra cui, alle 16.45, il lancio della corona in mare, alle 19 la Messa celebrata nella Parrocchia di “Cristo Re” da S. E. Monsignor Vito Angiuli, Vescovo della Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca, mentre dalle 21 alle 23, nell’auditorium della stessa parrocchia, saranno proiettati filmati di soccorso e recupero di sommergibili sinistrati. Per tutta la giornata, in rada sosterà il sommergibile “Todaro” della Marina Militare Italiana.