Il più bel giardino di Puglia? A Montesardo

di Francesco Greco - Il giardino più bello delle Puglie? E’ nel Salento meridionale, a Montesardo, delizioso paesino d’origine messapica a pochi passi dal Capo di Santa Maria di Leuca (Lecce). L’ha scoperto un mensile specializzato: lo proporrà ai lettori nel numero di agosto. In ogni stagione, il giardino (foto di Sandra Sammali) apre il suo scrigno affascinante di mille colori e profumi dolci e intensi. Una gioia per lo sguardo e il cuore, che dona una pace inaspettata, la serenità che formatta l’angoscia del nostro tempo. L’ha inventato dal nulla, magicamente, la signora Giovanna Bisanti Olivari, con l’aiuto della vivaista leccese Carla Pennetta Vantaggiato (“Hobby Flora”). “Fin da piccola ho avuto la passione per i fiori e le piante – premette la signora - ho vissuto dal 1969 al 2006 in Toscana e quando sono ritornata alla casa paterna, in Puglia, ho continuato…”. La storia di Giovanna, che ha lavorato nella segreteria di una scuola media vicino Pistoia, comincia col matrimonio e la vita nella Regione che diede i natali, fra i tanti, a Dante, Leonardo da Vinci, Montanelli, Malaparte, Benigni. “Per 37 anni ho abitato su una ridente collina, nella frazione di Orbignano, località Le Corti, nel Comune di Lamporecchio, nel Pistoiese”. Messa così non pare una notizia. Lo diventa se si aggiunge che la signora ha vissuto nella casa dove nacque il genio Leonardo Da Vinci. Lo attesta l’archivio della Chiesetta della Madonna del Pruno. La casa in origine era un ex convento adiacente alla Chiesetta, che risale all’anno Mille e offre affreschi della scuola di Giotto. Orbignano confina infatti col Comune di Vinci (Firenze). La sua casa è una tenuta immersa nel verde rassicurante degli ulivi, intorno un grande giardino con un’enorme varietà di piante e fiori di cui la signora si è presa cura cura. Tornata in Puglia, ristrutturata la casa dove nacque, il “pollice verde” è tornato prepotentemente a far capolino. Anche se gli spazi dietro l’abitazione sono esigui. “E’ vero – conferma con un sorriso – il mio nuovo giardino è, come si suol dire, solo un fazzoletto. E’ stato il senso della disposizione delle piante dei bravissimi giardinieri leccesi che lo hanno ideato a dare il senso della profondità facendolo apparire molto più grande di quel che è…”. Quali sono le piante e i fiori che lo caratterizzano e che ama di più? Un trittico di “Cocos Plumosa”, una palma “Phoenix Dactilifera”, un trittico di “Arcantho Phoenix”, due piante di “Mirto Pomila a Sfera”, due piante di “Asparagus Meyeri e Sandevilla”, varie piante di “Agapantus” dai fiori bianchi e azzurri, “Pitosporum Silver Queen”, una piccola siepe di “Eugenie New Port”, una vecchia pianta di melograno, di arancio, ecc. piante grasse e piante aromatiche varie (rosmarino, salvia, cedrina, aneto, menta, ecc.), rose di vario colore, rampicanti e a cespuglio. Confida ancora: “Se anche presto costantemente la massima cura e passione, ogni tanto qualche pianta appassisce, ma provvedo subito a rimpiazzarla con altre piante di fiori stagionali o perenni”. Qual è, chiediamo aggirandoci fra i vialetti, ubriachi di profumi e colori, il periodo più bello dell’anno, quello in cui il giardino appare in tutta la sua rigogliosa sontuosità da far pensare ai mitici giardini pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie dell’antichità? “Quello della massima fioritura: va da fine marzo sino a giugno, anche se ogni stagione ha le sue caratteristiche e la sua bellezza…”. Costa molto il giardino più bello di tutte le Puglie? Giovanna ha una luce di gioia nello sguardo. Sorride: “La spesa non è stata indifferente, però sono contenta di stare a contatto con la natura e, può sembrare strano, di parlare con le piante…”. E la lasciamo là, a riempire i silenzi con le parole sottintese e profumate della salvia verdeggiante, il vecchio melograno e i petali delicati, purpurei delle sue rose. Il vento che viene da Gallipoli le sparge nell’aria tersa e calda del tramonto, mentre le cicale nascste tra i fichi esitano un istante confuse dagli odori e poi riprendono il loro canto stridulo a una nota sola che durerà sino a notte alta.