Pdl: Berlusconi assolto ovunque, non a Milano
ROMA - ''In qualunque altra sede giudiziaria'' diversa da Milano il processo Mediaset si sarebbe concluso con ''una sentenza più che assolutoria'', soprattutto considerato che ''due precise sentenze della Cassazione'' hanno stabilito ''l'assoluta estraneità'' di Silvio Berlusconi alla gestione di Mediaset in quegli anni. E' quanto si apprende in un documento diffuso oggi dal Pdl.Il processo Mediaset è basato su "una ipotesi accusatoria così assurda e risibile che in presenza di giudici non totalmente appiattiti sull'accusa e 'super partes' , sarebbe finito ancor prima di iniziare, con grande risparmio di tempo per i magistrati e di denaro per i contribuenti".
Nel testo - definito ''documento politico elaborato dal Pdl a proposito del processo 'diritti Mediaset', dopo una approfondita analisi delle carte processuali'' - si ripercorre l'intera vicenda processuale alla vigilia dell'udienza in Cassazione, prevista per il 30 luglio per l'esame del ricorso di Berlusconi contro la sentenza della Corte d'Appello di Milano che lo ha condannato a quattro anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
''Il 'processo diritti Mediaset', così convenzionalmente denominato - è scritto nella premessa del documento del Pdl - è basato su una ipotesi accusatoria così assurda e risibile che in presenza di giudici non totalmente appiattiti sull'accusa e 'super partes', sarebbe finito ancor prima di iniziare, con grande risparmio di tempo per i magistrati e di denaro per i contribuenti'', dal momento che ''non è azzardato ipotizzare che tra consulenze, rogatorie ed atti processuali questa vicenda sia già costata allo Stato una ventina di milioni di euro''.
Nel ripercorrere la vicenda, il Pdl ricorda che ''Mediaset per acquisire i prodotti Paramount, tra i migliori sul mercato americano, doveva, necessariamente, trattare sempre e solo con Frank Agrama'', il quale ogni anno acquistava l'intera produzione di film e fiction'' e poi li rivendeva. ''I magistrati milanesi - osserva il Pdl - non si sono arresi a questa realtà e hanno ipotizzato addirittura che la causa dell'esclusiva di Agrama sarebbe stato il fatto che Silvio Berlusconi sarebbe socio occulto di Agrama e che avrebbe diviso con lui gli utili delle vendite Paramount.
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