Province: approvato ddl che ne 'svuota' i poteri


ROMA - Countdown per le province italiane. E' stato approvato dal Consiglio dei ministri il Disegno di legge che riguarda Città metropolitane, Province, Unioni e fusioni di Comuni e che ne rivede e ne 'svuota' in parte i poteri in vista dell'abolizione dalla Carta Costituzionale. E' quanto si apprende mentre il Consiglio dei ministri è ancora in corso.

Il ddl che 'svuota' i poteri delle Province e che prevede la nascita delle città metropolitane e la riorganizzazione delle unioni e delle fusioni dei comuni, dopo l'odierno passaggio in Consiglio dei ministri, passerà all'esame della Conferenza Unificata e, dopo quel vaglio, tornerà nuovamente al Consiglio dei ministri per il varo definitivo.

MONNO (PD): UNA RIFLESSIONE SULLE PROVINCE - “Ringrazio la Provincia di Bari per la formidabile esperienza politico-amministrativa che mi ha permesso di maturare in questi quattro anni di servizio, ma dopo qualche settimana dall’elezione a consigliere regionale non posso più mantenere contemporaneamente (anche se la legge me lo consente e a costo zero per l’ente), lo scranno in via Spalato.
Nell’augurare un proficuo lavoro al prof. Sblendorio che mi succederà nell’Ente per il gruppo del Partito Democratico di cui sono stato capogruppo, non posso nascondere un cruccio.
Tutti sparano sull’inutilità e sull’abolizione delle Province, al contrario penso che ci sia bisogno di una riorganizzazione complessiva della Stato. Come si fa a governare una regione estesa come la Puglia per oltre 400 chilometri, senza articolarla in province ?
Proprio quando alcuni servizi essenziali (la sanità, i rifiuti) sono organizzati su base provinciale, per conseguire efficace programmazione ed economie di scala, si decide di far sparire l’istituzione storica principale, la Provincia. Un vero non senso.
E’ evidente che solo per effetti propagandistici lo Stato centrale vuole scaricare sull’ente più debole i cosiddetti costi della politica.
Sarebbe bastato istituire le Province con una popolazione superiore al milione di abitanti, facendole diventare delle microregioni, per ottenere maggiore risparmio e più efficienza.
Sono infatti convinto che le Regioni debbano svolgere un ruolo preminentemente legislativo, cosa che attualmente non è, lasciando la gestione dei servizi proprio alle nuove Province, sul modello francese”.



APPROVATO DL 'FARE' - E' proseguito tutta la notte alla Camera l'ostruzionismo dei deputati 5 Stelle. I grillini rallentano l'approvazione del decreto del Fare per protesta contro il disegno di legge di riforme istituzionali, giudicato incostituzionale. Oggi è previsto un incontro del presidente del Consiglio Letta con i parlamentari del M5S; in giornata si dovrebbe arrivare comunque al voto finale.

Anche la notte scorsa sono intervenuti a raffica i deputati Grillini in dichiarazione di voto finale. In base al regolamento di Montecitorio, ciascuno di loro ha a disposizione in questa fase dieci minuti per parlare. Nell'Aula, dove per l'intera notte ha condotto i lavori ininterrottamente il vicepresidente Roberto Giachetti (che ha sospeso la seduta fiume per soli cinque minuti per una pausa tecnica attorno alle 3), sono rimasti praticamente solo i deputati dell'M5S, che si davano il turno al microfono, ed un rappresentante del governo, oltre ad alcune 'sentinelle' degli altri partiti. Prima del voto finale si terrà una sola sospensione tecnica di un'ora, tra le 8 e le 9.

Tra le norme:

Scuola: Per la messa in sicurezza delle scuole arrivano 150milioni in piu' per il 2014, da ripartire tra le Regioni.

Agenda Digitale: implementata la 'governance' sia dellaCabina di Regia che dell'Agenzia. Domicilio digitale: la casella di posta elettronicacertificata (Pec) è assegnata di diritto ad ogni cittadino ed è poi attivabile in via telematica dall'interessato; Wi-Fi: gli esercizi commerciali che lo offrono gratis, nondovranno più identificare il cliente che si connette.

Fisco: Equitalia non potrà sequestrare il macchinario o ilbene mobile se l'azienda o il professionista dimostra che essoe' ''strumentale'' alla propria attività. L'unica casa diabitazione non può essere pignorata. Per le partite Iva comunicazioni telematiche semplificate.