Riforme, pressing su Letta. Sel e M5S su piede di guerra


(GUARDA VIDEO) - ''Il governo si è impuntato a comprimere il ddl costituzionale in poche ore ma le riforme non devono essere un tema di governo. Abbiamo chiesto una dilazione ma desumo che il governo vuole andare avanti''.  E' il pensiero del capogruppo Sel alla Camera Gennaro Migliore al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il premier Letta.

''Abbiamo chiesto - ha sottolineato Migliore - un incontro perchè siamo preoccupati per l'ingorgo istituzionale dovuto alle responsabilità del governo che ha calendarizzato 4 decreti, di cui due molto importanti come l'omofobia e il ddl sul finanziamento pubblico ai partiti. Abbiamo chiesto di evitare il braccio di ferro sulle riforme istituzionali che non devono essere un tema di governo ma del Parlamento''. Ma il governo sembra puntare all'ok sul ddl istituzionale prima della pausa estiva perchè, osserva il capogruppo Sel, ''ci hanno detto 'prendiamo atto e ne parleremo con la maggioranza', una risposta interlocutoria che non fa l'interesse del paese''.

M5S sta pianificando interventi a raffica di tutti di propri deputati nella I Commissione alla Camera per bloccare il ddl sulle riforme. L'ostruzionismo '5 Stelle' si trasferirebbe perciò dall'aula di Montecitorio alla Commissione Affari Costituzionali. Altre eventuali forme di ostruzionismo e protesta sono al vaglio delle riunioni dei parlamentari 5 Stelle in corso in queste ore. L'incontro con il premier Enrico Letta, affermano fonti interne al movimento, potrebbe tenersi dopo la capigruppo alla Camera.

M5S NAPOLITANO SI FACCIA SENTIRE - "Basterebbe un suo intervento. Quando lo incontrammo era abbastanza critico sulla calendarizzazione delle riforme a fine luglio. Perché non si fa risentire e dice quello che ha detto a noi?". Cosi' il capogruppo del M5S, Riccardo Nuti, fa appello al presidente Giorgio Napolitano affinché intervenga sul ddl Riforme. Nuti torna anche sulle polemiche per l'intervento di Aula di un deputato del M5S che ha definito Napolitano "Re Giorgio". "Per me è il presidente", taglia corto il capogruppo 'cinque stelle'. "Di fatto, però, siamo in una repubblica presidenziale - aggiunge - Infatti, se votassimo il semipresidenzialismo che propongono i partiti, andremmo verso qualcosa che per assurdo sminuisce il suo ruolo".

CDM, APPROVATO DDL CHE NE SVUOTA POTERI - Countdown per le province italiane. E' stato approvato dal Consiglio dei ministri il Disegno di legge che riguarda Città metropolitane, Province, Unioni e fusioni di Comuni e che ne rivede e ne 'svuota' in parte i poteri in vista dell'abolizione dalla Carta Costituzionale. E' quanto si apprende mentre il Consiglio dei ministri è ancora in corso.

Il ddl che 'svuota' i poteri delle Province e che prevede la nascita delle città metropolitane e la riorganizzazione delle unioni e delle fusioni dei comuni, dopo l'odierno passaggio in Consiglio dei ministri, passerà all'esame della Conferenza Unificata e, dopo quel vaglio, tornerà nuovamente al Consiglio dei ministri per il varo definitivo.

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