Annullate le esercitazioni militari nelle aree del Parco dell’Alta Murgia

di Roberto Berloco - Erano previste per settembre. Ma sono state annullate. Ha avuto vita breve il progetto delle esercitazioni militari previste nelle aree del Parco dell’Alta Murgia.

Ad insorgere, nei giorni scorsi, contro l’approssimarsi delle manovre dell’esercito, le associazioni ambientaliste del territorio, ma pure tanti comuni cittadini, attraverso accorate proteste indirizzate alle istituzioni, e all’Ente Parco in primo luogo. Proteste raccolte, e fatte generosamente proprie, dallo stesso presidente dell’ente Parco Cesare Veronico.

Di mezzo le gravi implicazioni della presenza delle mimetiche vegetate all’interno delle zone del Parco sottoposte a servitù militare. Come l’assenza di un reale coordinamento tra esercito ed ente Parco: fino ad oggi le esercitazioni campali sono avvenute senza preavvisare gli organi di presidio dell’area protetta, per cui è accaduto, ad esempio, che intere scolaresche in visita dentro il Parco si siano viste bloccare improvvisamente il transito a causa di carri armati di “passaggio”.

Tuttavia sono le esplosioni delle armi da fuoco il capitolo più insidioso e più temuto. Il materiale sprigionato ad ogni sparo compromette la qualità dell’aria, contaminando anche falde acquifere e sottosuolo attraverso processi biologici conseguenti, senza parlare del danno alla fauna, per esempio nelle fasi delicate della riproduzione.

L’impatto disastroso con l’ambiente, dunque, è inevitabile. Per giunta in quella che è un’area naturalistica protetta da una apposita legge dello Stato. Ma, questa volta, l’energico sdegno dei cittadini, la pressione qualificata di associazioni come “WWF Italia”, “Legambiente” e “Movimento Nonviolento”, infine l’interessamento in prima persona da parte del presidente dell’ente Parco Veronico, hanno permesso di scongiurare l’epilogo dell’ennesima azione militare a beffa di un patrimonio ambientale straordinario come quello dell’Alta Murgia.

"Non posso che manifestare la mia soddisfazione - ha dichiarato il presidente Veronico - per il raggiungimento di un obiettivo sul quale in pochi avrebbero scommesso fino a pochi giorni fa.

L'annullamento delle esercitazioni a fuoco nel Parco nazionale dell'Alta Murgia è un importante passo in avanti e rappresenta il riconoscimento delle nostre finalità: tutelare il territorio in un periodo particolarmente sensibile sia dal punto di vista del rischio incendi che da quello della difesa delle specie presenti”.

Si attendono, ora, altri passaggi significativi nei mesi che vengono, come l’istituzione di un Tavolo tecnico che riunisca associazioni ambientaliste e ministri dell’Ambiente e della Difesa, per rivedere gli assetti delle aree operative di competenza dell’esercito all’interno di tutte le aree protette del territorio nazionale.