Imu: Zullo, “Esempio concreto di coerenza e maturità politica”

BARI - Dichiarazione del capogruppo del Pdl in Consiglio regionale,  Ignazio Zullo. “L’abolizione dell’IMU non è solo la vittoria di Berlusconi ma la vittoria della politica nel suo modo di interpretare il mandato conferito dagli elettori sulla base di una proposta programmatica elettorale ed è il segno tangibile della maturità di una classe dirigente chiamata a stringersi intorno al ticket Letta-Alfano sulla base di un Patto per l’Italia e per gli Italiani che, spero, si allarghi per ricomprendere anche la questione dell’incostituzionalità della decadenza di Silvio Berlusconi.

Non è stato un ricatto aver voluto porre come condizione fondamentale per la vita del Governo Letta, l’abolizione dell’IMU e non è un ricatto richiamare il PD al rispetto della legalità che parte dal rispetto della Costituzione, prim’ancora che della Legge Severino.

Abbiamo bisogno di un Governo forte e legittimato da leader forti e legittimati dal voto e dalla costituzionalità delle leggi. E’ il voto e la motivazione del voto degli italiani che voleva ed ha ottenuto l’abolizione dell’IMU, ed è il voto degli italiani che vuole la certezza della costituzionalità della Legge Severino prima che si pensi alla decadenza di Berlusconi, eletto con oltre 10 milioni di consensi.

L’IMU segna nel cuore della gente il primo goal di una partita strategica per l’Italia, ora continuiamo ad spingere tutti insieme per il secondo goal: la legittimazione della presenza di Berlusconi in Parlamento per vincere la partita della forza di un Governo che deve andare avanti per il bene comune a dispetto del controcanto sempre carico di contrarietà e sempre svuotato di supporti dei vari Renzi, Vendola e compagnia bella, tutti protesi a giocare partite per sé stessi, piuttosto che per la collettività.
L’Italia ce la farà se l’esempio dell’IMU diventa un’immagine di maturità della politica verso la quale tendere, l’immagine del rispetto tra alleati, della leale collaborazione e del sincero tenersi per mano nei momenti difficili per la politica e per il Paese, avendo a cuore come obbiettivo finale non il proprio destino, ma il destino dell’Italia e degli italiani”.

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