Scongiurata la chiusura del Tribunale di Altamura, "E' risultato grande mobilitazione"


di Roberto Berloco - E’ stata la costanza a premiare. Oppure la forza condivisa della protesta. Qualunque possa essere la ragione, e anche se manca una certezza ufficiale, sembra ormai decisamente scongiurata la chiusura del Tribunale di Altamura.

E’ stato l’avvocato e consigliere regionale Michele Venticelli, pochi giorni fa, a diffondere per primo la buona notizia: “da fonti del Ministero della Giustizia apprendiamo che la sezione del Tribunale di Altamura non subirebbe la temuta soppressione: e' il risultato della grande mobilitazione che gli avvocati di Altamura e Gravina, con le rispettive associazioni, hanno promosso nelle scorse settimane. Sono contento che una conquista di alcuni anni fa viene, oggi come allora, strappata dagli avvocati e dai rappresentanti istituzionali del territorio”.

Gli ha fatto eco, poco dopo, l’associazione forense altamurana “Francesco Santoro Passarelli”, per voce dell’avvocato Antonio Santeramo: “è giunta nota che la sezione distaccata del Tribunale di Altamura, insieme a quelle di Rutigliano e Modugno, sarà operativa per altri cinque anni. Dobbiamo continuare la nostra battaglia con tutte le forze in campo da subito per far riscrivere la riforma della geografia giudiziaria certamente dannosa per i cittadini”.

D’altronde le rassicurazioni e le conferme si moltiplicano con il passare delle ore e, in ogni caso, la mozione presentata del deputato Gianfranco Chiarelli, approvata nella prima decade di agosto, aveva già contribuito a rasserenare gli animi, con l’obiettivo raggiunto di una sospensione della chiusura degli uffici altamurani per almeno un anno.

In effetti l’impegno allo scopo di conservare la sezione distaccata locale è stato corale, concreto e assai partecipato mentre, men che meno, sembra adesso essere destinato a demordere.

In prima linea anche l’avvocato e consigliere comunale Pasquale Giorgio, che ha organizzato la marcia di protesta culminata in piazza del Duomo a luglio. Qui, a metterci la faccia, con determinazione e sacrificio di tempo e di energie, tanti avvocati del foro altamurano e numerosi legali gravinesi, tutti accumunati dalla sola, vera e seria preoccupazione di salvaguardare le esigenze dei residenti del territorio murgiano.

Con un cielo finalmente sgombro delle nubi dell’incubo della chiusura, si attendono ora i nuovi passi delle associazioni di categoria, per le quali resta sonante il campanello d’allarme di una volontà legislativa ancora determinata a metter mano sulla mappa delle circoscrizioni giudiziarie.