Alba Dorata uccide un rapper antifascista

Dal nostro corrispondente Vassilis Nicolakopoulos.
ATENE – Pavlos Fissa, 34 anni: morto. Accoltellato da mano fascista. I fascisti l’avevano preso di mira per la sua azione antifascista, come sanno bene. L’hanno attaccato e l’ hanno ucciso ad Amfiali (Keratsini, Pireo). La banda di Alba Dorata, spinta da interressi economici per la coalizione-coabitazione con la N.D. (Nuova Demokratia), continua i crimini dei memorandum. Non picchiano il sistema, danno botte e uccidono immigrati, cittadini di sinistra e la gioventù. I fascisti sono armati dai governanti. Parallelamente i fedeli servitori dei memorandum cercano di diminuire l’accaduto o di presentarlo come uno scontro di squadre calcistiche agli estremi.

In realtà, invece, questo è il fascismo e la banda di Alba Dorata. una squadra di criminali, arma del sistema contro i lavoratori e la gioventù greca. Negli ultimi anni, dopo le migliaia di casi di suicidi, le uccisioni dello Stato, la povertà e la miseria; l’apparato parastatale, unitamente alla continua tolleranza della polizia, accoltella qualcuno semplicemente e solo perché è antifascista.

Oggi, insieme agli scioperanti, in tutto il Paese che lotta per il pane, per l’educazione e la libertà, lottiamo per la vita, contro quelli che ci privano da essa, poco a poco o direttamente, con una coltellata. Oggi è un giorno nero per il popolo greco che lotta. Pavlos Fissas, del movimento antifascista, un uomo che ha messo la sua vita e la sua arte (Killah P, nome d’ arte) al servizio della lotta contro il fascismo, è stato ucciso ieri a mezzanotte da mano fascista a Keratsini.

Un’uccisione spietata dei criminali dell’Alba Dorata. L’apparato di propaganda subito si è pronunciato con la solita ipotesi “lo ha ucciso per il calcio”, o parlano di “violenza tra gruppi”, o della teoria che costruiscono da un pò di tempo di due estremi, ma anche cosi non riescono a nasconderlo. I nazisti dell’ Alba Dorata ha come obiettivo uccidere.

Era questione di tempo. Due giorni fa per poco non abbiamo pianto un morto dopo l’ attacco mafioso contro un gruppo del KKE (Partito Comunista) a Perama, e ora ci troviamo con un morto due giorni dopo.            
                                                                                       
La messa in scena è identica come a Perama. Squadre che vengono chiamate e si presentano nel luogo dell’uccisione accompagnate dalla polizia delle squadre DIAS, che si trovano sempre presenti in questa zona e picchiano!

 Annunciano i loro attacchi. Solo che il popolo sa combattere i fascisti, lo ha dimostrato durante l’occupazione nazi-fascista, durante la Resistenza, durante la dittatura e il Politecnico. Non lasciamo i fascisti tranquilli! Mandiamoli via dai sindacati, dalle scuole, dai quartieri. Non devono mettere piede da nessuna parte.

Mandiamo via la banda di Alba Dorata da dove è arrivata, dalla pattumiera della Storia.      

Lo dobbiamo a Pavlos. Lo dobbiamo a ogni giovane, a ogni bambino, a ogni uomo che lotta.

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