'Bari in Vela' bloccata da un avviso di burrasca

BARI - «Ha iniziato a saltellare e a correre come se avesse segnato il gol della vittoria del campionato del mondo di calcio per la sua nazionale». Con queste parole e con questa immagine in testa Vincenzo Sassanelli, consigliere al materiale nautico e responsabile per la comunicazione nautica del Circolo della Vela di Bari, descrive Ciro Basile, atleta 12enne del Circolo stesso, classe optimist, che domenica pomeriggio ha vinto lo scooter 150 messo in palio per la Bari in Vela 2013. Naturalmente Ciro non potrà guidarlo, ma sa già cosa farne. «Lo darò in fitto al mio papà - ha detto - fino a quando non potrò guidarlo anche io». È questa, forse, insieme ai pontili della sede nautica del Circolo al Teatro Margherita l'istantanea migliore per raccontare l'iniziativa. L'entusiasmo di tante persone è infatti proprio quello che gli organizzatori hanno cercato di intercettare con la manifestazione.

«Noi siamo soddisfatti - ha detto Gigi Bergamasco, direttore nautico del CV Bari - abbiamo visto tanta gente che si è avvicinata e questo ci ha dato modo di capire che l'iniziativa è stata apprezzata. Il meteo non ci ha assistito ma per noi è andata bene e siamo certi che questa veleggiata potrà soltanto crescere». Parla con un entusiasmo contagioso, Bergamasco, un entusiasmo che spera possa contribuire a riavvicinare i baresi al mare, ad amarlo senza maltrattarlo. La veleggiata, che nell'immaginario di Simonetta Lorusso, presidente del Circolo della Vela, deve diventare la Barcolana del Sud, infatti, verrà ripetuta con ogni certezza anche il prossimo anno. «Questa manifestazione - ha detto la presidente - deve diventare una vera e propria festa del mare. Ci impegneremo sempre di più per farla crescere e per far avvicinare all'acqua e allo sport che noi promuoviamo come associazione sportiva il maggior numero di persone. Da un punto di vista sportivo quest'anno non è andata come speravamo - ha proseguito - a causa del maltempo e dell'avviso di burrasca diramato dalla Capitaneria di Porto di Bari ieri mattina, infatti, la seconda edizione della "Bari in vela" si è conclusa con un nulla di fatto in mare. Ma noi non ci facciamo certo scoraggiare da quello che è successo. Del resto - ha concluso - i "marinai e i velisti sanno che in questo sport sono il vento e il mare a dettare le regole. L'anno prossimo andrà sicuramente meglio».

Il tempo inclemente di domenica, infatti, ha impedito agli oltre 500 iscritti, che avrebbero dovuto veleggiare nelle acque del capoluogo barese per tutta la mattinata a bordo delle 70 imbarcazioni d'altura e delle 40 derive, di prendere il largo. Già nei giorni scorsi le previsioni meteo annunciavano 15 nodi di vento di maestrale, ma questo non aveva scoraggiato gli organizzatori il cui spirito di fondo era, ed è, far riscoprire ai baresi l'amore per il mare e per la propria città.

E intanto già si lavora alla terza edizione. Per il prossimo anno - dice Peppo Russo , vicepresidente nautico del Circolo della Vela - vorremmo anticipare la manifestazione alla primavera, magari a maggio, quando le giornate sono più lunghe e talvolta anche più clementi dal punto di vista meteorologico. Inoltre - ha concluso - è doveroso da parte mia ringraziare il Coni, il comitato regionale della Federazione italiana vela, e tutti i Circoli nautici che ci hanno sostenuto e aiutato. Speriamo di averli al nostro fianco anche il prossimo anno».