Bari: inchiesta su sicurezza in Sim, ascoltati colleghi Labriola

BARI - Anche le colleghe e i colleghi di lavoro di Paola Labriola, la psichiatra di 53 anni uccisa l'altro ieri a Bari da un suo paziente nel centro di salute mentale-Sim di via Tenente Casale, saranno ascoltati dalla Procura nell'ambito dell'inchiesta sulle eventuali omissioni relative alla sicurezza nei posti di lavoro.

Al momento non risultano indagati, ma la Polizia dovra' stabilire se la morte della dottoressa si sarebbe potuta evitare adottando misure piu' severe e se ci sono state carenze organizzative imputabili a qualcuno.

Un anno fa i medici del centro in cui lavorava la vittima, compresa quest'ultima, scrissero alla direzione della Asl invocando interventi urgenti sul tema della sicurezza dopo che un'infermiera era stata aggredita. Ma alla lettera non seguirono iniziative. L'inchiesta e' coordinata dal sostituto procuratore Baldo Pisani e dal procuratore aggiunto Anna Maria Tosto e si sta concentrando anche sulla ricostruzione dell'esatta dinamica dei fatti e del movente che ha spinto il 44enne Vincenzo Poliseno ad ammazzare la dottoressa.

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