Ginosa, trovato corpo terza vittima. Minervini a Gabrielli, a dicembre via a centro funzionale

GINOSA (TA) - Non si ferma il bollettino di morte dalla città di Ginosa. E' stato trovato il corpo della terza vittima del nubifragio che l'altro ieri si è abbattuto sul tarantino. Si tratta di Giuseppe Bari, di 35 anni, marito di Chiara Moramarco, di 25, il cui cadavere è stato recuperato stamani.

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Continuano senza sosta invece le ricerche dell'ultimo disperso, Giuseppe Bianculli, di 32 anni, di Montescaglioso.

RICERCHE ANCHE DI NOTTE - Continueranno con l'arrivo della sera, anche se in maniera massiccia vista l'oscurita', le ricerche di Pino Bianculli, 31 anni, l'infermiere di Montescaglioso, in provincia di Matera, disperso da lunedi' in seguito al violento nubifragio abbattutosi su Ginosa, in provincia di Taranto. Le attivita', a cui partecipano Protezione civile regionale, carabinieri, vigili del fuoco, finanzieri e corpo forestale, oltre che volontari, si svolgeranno nella notte in maniera piu' prudente visto il carattere impervio e pericoloso della zona.

Nelle ricerche domani potrebbe essere utilizzato come e' avvenuto in questi giorni anche un elicottero dei carabinieri presenti in forze con numerosi militari di varie Compagnie e dello stesso Battaglione Puglia, oltre che con i fuoristrada. In azione anche i mezzi fluviali della Guardia di Finanza.

I cadaveri degli altri due dispersi trovati oggi, Giuseppe Bari e la moglie Chiara Moramarco, originari di Altamura (Bari) sono stati portati nell'obitorio di Ginosa in attesa dell'intervento del medico legale. Quasi certamente non potranno essere restituiti ai familiari prima di domani. Il corpo della donna e' stato trovato stamane in un aranceto da un agricoltore proprietario del terreno. Intanto oggi si sono svolti a Ginosa i funerali della prima vittima Rossella Pignalosa, 31 anni.

PERSI 50 MLN PRODOTTI AGRICOLI - La violenza delle acque ha spazzato via 50 milioni di euro di prodotti agricoli, pari a circa il 10% della produzione lorda vendibile del territorio, colpendo non solo la provincia di Taranto, ma anche quelle di Lecce e di Brindisi. E' il bilancio, ancora provvisorio, fatto dalla Coldiretti Puglia che chiede ''l'immediata dichiarazione dello stato di calamità naturale in modo che vengano tempestivamente attivate tutte le procedure previste dalla legge''.

"PAROLE OFFENDONO VITTIME TRAGEDIA" - ''Dispiace che qualcuno possa confondere il dramma di chi perde la vita in una tragedia, con l'opportunità di fare polemica. E non mi risulta che il Piano paesaggistico sia stato considerato da esponenti del governo regionale come la panacea di tutti i mali nè tanto meno come la risoluzione dei problemi di assetto idrogeologico di una regione dalla natura altamente carsica come la Puglia''. Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, aggiungendo che ''l'assessore Barbanente definisce il Pptr uno strumento da affiancare al Piano per l'assetto irogeologico, col quale è stato elaborato in stretta connessione, che evidentemente da solo non basta a tutelare la Puglia da rischi. Del resto, il Pptr tiene conto della natura geofisica della nostra regione, a causa della quale ci troviamo a fare i conti con determinati problemi. Invito pertanto tutti a usare le proprie forze per impedire che altri drammi avvengano e che altri cittadini perdano la vita. Perché le polemiche sulle tragedie non solo sono inutili, ma offendono le vittime di quelle stesse tragedie''. ''A questo punto - conclude Romano - chiedo a tutti i parlamentari Pd di fare proprio e sostenere l'invito che il presidente Vendola ha rivolto al governo nazionale, di un Piano straordinario per la messa in sicurezza di tutto il nostro Paese''.