Pdl verso resa dei conti, Cav punta a strappo
E' finalmente arrivato il giorno della resa dei conti nel Pdl. Alle 17 a Palazzo Grazioli l'ex premier Silvio Berlusconi ha convocato l'ufficio di presidenza degli azzurri, nella versione originaria del 2008, che garantisce ai 'lealisti' una larga maggioranza.
Prima dell'ufficio di presidenza si terrà un faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e il segretario del Pdl Angelino Alfano. Il parlamentino del partito convocato nel pomeriggio a Palazzo Grazioli rappresenta il primo passaggio dal pdl a Forza Italia con l'azzeramento di tutte le cariche e il ritorno delle deleghe nelle mani di Berlusconi.
Secondo le indiscrezioni della serata di ieri, il Cav tenterebbe lo strappo con il vecchio partito e l'ala 'ministeriale' guidata da Alfano, accelerando verso la nuova versione di Forza Italia e azzerando gli incarichi interni. Una scelta che potrebbe avere gravi conseguenze anche sul governo, dopo l'annuncio di 'guerriglia' fatto ieri dal capogruppo alla Camera Brunetta.
L'accelerazione impressa dal Cavaliere con ogni probabilità sancirà la spaccatura definitiva tra le due 'anime' del partito perchè difficilmente Angelino Alfano potrà accettare di ''perdere la faccia'' dopo settimane di battaglia e riunioni con l'ex capo del governo in cui le richieste andavano in tutt'altra direzione.
L'ex premier - raccontano i fedelissimi - appare determinato ad andare fino in fondo chiamando il vertice del suo partito ad un gesto di lealtà : o con me o contro di me. La possibilità che l'ala governativa possa accettare di rimanere nella nuova Forza Italia (dopo quello che è accaduto il 2 ottobre scorso sulla fiducia al governo Letta) appare complicata, soprattutto in vista del voto sulla decadenza a palazzo Madama quando Berlusconi 'denuncerà ' l'impossibilità di stare nello stesso esecutivo con i suoi 'carnefici'. Certo, per il segretario pidiellino la situazione è molto complicata anche perchè oltre agli scenari politici futuri ad incidere nelle scelte è il rapporto personale con l'ex premier.
Prima dell'ufficio di presidenza si terrà un faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e il segretario del Pdl Angelino Alfano. Il parlamentino del partito convocato nel pomeriggio a Palazzo Grazioli rappresenta il primo passaggio dal pdl a Forza Italia con l'azzeramento di tutte le cariche e il ritorno delle deleghe nelle mani di Berlusconi.
Secondo le indiscrezioni della serata di ieri, il Cav tenterebbe lo strappo con il vecchio partito e l'ala 'ministeriale' guidata da Alfano, accelerando verso la nuova versione di Forza Italia e azzerando gli incarichi interni. Una scelta che potrebbe avere gravi conseguenze anche sul governo, dopo l'annuncio di 'guerriglia' fatto ieri dal capogruppo alla Camera Brunetta.
L'accelerazione impressa dal Cavaliere con ogni probabilità sancirà la spaccatura definitiva tra le due 'anime' del partito perchè difficilmente Angelino Alfano potrà accettare di ''perdere la faccia'' dopo settimane di battaglia e riunioni con l'ex capo del governo in cui le richieste andavano in tutt'altra direzione.
L'ex premier - raccontano i fedelissimi - appare determinato ad andare fino in fondo chiamando il vertice del suo partito ad un gesto di lealtà : o con me o contro di me. La possibilità che l'ala governativa possa accettare di rimanere nella nuova Forza Italia (dopo quello che è accaduto il 2 ottobre scorso sulla fiducia al governo Letta) appare complicata, soprattutto in vista del voto sulla decadenza a palazzo Madama quando Berlusconi 'denuncerà ' l'impossibilità di stare nello stesso esecutivo con i suoi 'carnefici'. Certo, per il segretario pidiellino la situazione è molto complicata anche perchè oltre agli scenari politici futuri ad incidere nelle scelte è il rapporto personale con l'ex premier.
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Politica
