Svimez 2013, Vendola: “Serve capacità del Sud di stare con schiena dritta"

ROMA - “Serve innanzitutto la capacità del Sud di alzarsi in piedi, di stare a schiena diritta, di combattere in prima persona le proprie patologie, i propri nemici.  Molti dei nemici del Sud sono al Sud, sono un pezzo di classe dirigente collusa e corrotta. Un nemico del Sud però è anche il pregiudizio, il luogo comune, lo stereotipo cattivo. Credo che abbiamo bisogno di rimettere la conoscenza del Mezzogiorno dentro il dibattito pubblico”.
Lo ha affermato questa mattina a Roma alla presentazione del Rapporto Svimez  del 2013 sul Mezzogiorno il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.

“Purtroppo - ha proseguito il governatore pugliese - l'egemonia culturale della destra è stata impregnata di questione settentrionale, che non era esattamente la sorella gemella della questione meridionale. La questione meridionale è sempre stato il tema dell'unità del Paese, il Risorgimento incompiuto, un Paese a due velocità. Dentro la questione meridionale c'era un'idea di nuovo patto sociale e civile del sistema Paese Italia. E c'era anche la consapevolezza di essere Europa. Dentro la questione settentrionale, invece, c'è il rintanarsi nella piccola patria, c'è la predicazione contro i meridionali, contro i sudici. Ecco io penso che contro questo assetto ideologico in questi anni non si sia combattuto abbastanza”.

“Noi - ha concluso Vendola - abbiamo combattuto contro questi pregiudizi sul Sud, anche con i fatti,  perchè senza il Meridione il resto d'Italia non cresce. Noi siamo il cuore pulsante del Mediterraneo, e se affonda quella parte di Paese a rimetterci sarà non solo l'Italia ma un intero continente”.