'Cuoreamico', simbolo della solidarietà del Salento

LECCE - E’ stata presentata questa mattina a Palazzo Carafa la tredicesima edizione di "Cuoreamico - Progetto Salento Solidarietà XIII^ Edizione".

Fino ad oggi, l'Associazione Cuoreamico Onlus ha aiutato 522 bambini e ragazzi con una raccolta fondi di 4.241.683,68 euro e ha donato ben 133 auto attrezzate per il trasporto dei diversamente abili.

“Questo- ha spiegato il presidente dell’ Associazione Cuoreamico Onlus, Edoardo Winspeare - sarà il primo anno senza il sostegno concreto della Banca Popolare Pugliese . Per questo abbiamo bisogno di maggiore energia ed entusiasmo per la ricerca dei fondi necessari ad aiutare i bambini”.

“E’ una sfida continua – ha affermato Paolo Pagliaro, presidente del Gruppo Mixer Media, la azienda editoriale che ha creato e alimentato sin dalla prima edizione questa iniziativa di solidarietà destinata ai bambini salentini – Nonostante le difficoltà economiche non possiamo rimanere inermi, non possiamo fermarci”.

La diretta tv per la raccolta fondi andrà come di consueto su Telerama il prossimo 6 gennaio.
“E’ una iniziativa fortemente connotata e consolidata - ha sottolineato il sindaco Paolo Perrone – che fa leva su due aspetti in particolare: il rapporto  con i beneficiari, visto che si tratta di un’attività di solidarietà che premia l’impegno  di una comunità verso i suoi figli più deboli; secondariamente, questa iniziativa è frutto di alleanze istituzionali che si sono create negli ultimi anni . Sono certo che il Salento  risponderà, come al solito, in maniera massiccia anche in questa occasione nonostante le gravi difficoltà attraversate  dalla gente. E il cuore stilizzato rappresenta oramai il simbolo della solidarietà del Salento”.

“L’adesione della Provincia di Lecce al progetto non è formale - afferma il presidente della provincia,  Antonio Gabellone -  E’ giunto il momento di spenderci ancora di più come Istituzioni. Dobbiamo riuscire a trovare la formula ideale per migliorare le performance economiche rispetto agli anni passati: oggi più di ieri, infatti, è necessario offrire una testimonianza tangibile a questo progetto di solidarietà”.

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