Lecce, in corsa per il 2019 come simbolo del Salento

LECCE - E' partita da "outsider", non tra le favorite, ed e' ora tra le sei candidate finaliste per diventare capitale europea della cultura nel 2019: Lecce lancia la sua corsa per il desiderato riconoscimento a cui concorrono anche Cagliari, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. A sostegno del capoluogo del Salento c'e' anche Brindisi che presenta un valore aggiunto per le infrastrutture (porto e ferrovia).

Il Comune, inoltre, ha chiesto la collaborazione piena della Regione Puglia che finora e' stata neutrale per la concomitante partecipazione di Taranto tra le citta' candidate, anche se gia' e' stato annunciato a suo tempo l'appoggio per la citta' che ce l'avrebbe fatta a superare la pre-selezione. Domani il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, incontrera' il presidente Nichi Vendola al quale ha chiesto espressamente di confrontarsi alcuni giorni fa. "EUtopia" e' la parola d'ordine del dossier, dalla fusione tra la sigla dell'Unione europea e "utopia", termine centrale. Infatti sono otto le utopie che Lecce ha messo a fondamento del suo percorso di capitale della cultura.

Nel dossier di 78 pagine si evidenziano i punti di forza del capoluogo salentino, a partire dalla storia, dalla cultura e dalle tradizioni del territorio, e si raccontano le strategie e gli asset della Lecce che verra'. La campagna di comunicazione ha puntato su persone che saltano (c'e' anche una riproduzione di Sant'Oronzo che salta sulla colonna simbolo del capoluogo salentino), con il claim "Jump for change".

 Come direttore tecnico ed artistico e' stato scelto l'israeliano Airan Berg che vanta un "cursus honorum" di prestigio in Austria dove e' stato, tra i vari incarichi, co-fondatore di "Ohne Grenzen Theater" e "Die Macht des Staunens", un festival internazionale di teatro di figura, e per sei anni amministratore delegato e direttore artistico della Schauspielhaus Wien, fino a contribuire al successo di Linz come capitale europea della cultura nel 2009.

Le "utopie" sono quelle di ricreare la citta' con il dialogo e la creativita', di favorire un modello urbano e sociale incentrato sull'inclusione e sull'accessibilita', di promuovere la cittadinanza attiva, di valorizzare talenti, giovani e tutto il potenziale umano, di creare economia e benessere con il sapere e la cultura, di promuovere un modello per la autosostenibilita', l'ambiente ed anche l'umanizzazione della medicina. Lecce2019, inoltre, intende creare una forma diversa di turismo, non basata sul "mordi-e-fuggi" (ribattezzata Homo Currens) ma sul ritmo naturale del territorio, vivendolo nel rispetto di abitudini, tradizioni, stili di vita.

All'interno di questa ampia cornice gioca un ruolo fondamentale la creazione artistica cosi' come gli artisti diventano innovatori della societa'. Non da sola, Lecce, bensi' in un contesto piu' ampio. E' quello che chiede il coordinatore regionale del Pd, Sergio Blasi, leccese di Melpignano, terra della Notte della Taranta.

Per Blasi occorre "il coraggio che finora e' mancato per imboccare la strada di uno sviluppo economico fondato sulla cultura, sul turismo, sulla sostenibilita' ambientale, sull'innovazione sociale". Blasi auspica anche "piu' Salento nella candidatura" perche' "cosi' come Perugia e Assisi viaggiano unite in un unico grande progetto, anche Lecce e i numerosi comuni della provincia dovrebbero essere stimolati a infondere nel progetto le loro peculiarita"'.

"Questo rapporto con il territorio e' proprio quello su cui stiamo lavorando - dice all'Adnkronos il sindaco Perrone - perche' Lecce2019 e' una candidatura che va ben oltre la citta'. Faccio un esempio. Nella fase di presentazione del dossier, davanti alla Commissione di esperti al Ministero, abbiamo illustrato come punto di forza il patrimonio immateriale e per rappresentare questa ricchezza abbiamo preso ad esempi la Notte della Taranta e la Focara di Novoli che non sono della citta' di Lecce ma appartengono a Lecce in quanto sono tradizioni che appartengono a tutta la Puglia".

Fondamentale per l'amministrazione il sostegno della Regione. "Siamo partiti senza i favori - osserva il sindaco - perche' c'erano altre citta' che venivano indicate tra le finaliste. Lecce e' stata selezionata e, siccome l'appetito vien mangiando come si dice, intendiamo giocare tutte le nostre carte. Mi attendo molto dalla collaborazione della Regione di cui parlero' con Vendola".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto