Milan, nuovo atto della commedia rossonera: via il parafulmine Allegri, parte la scommessa Seedorf

di Luca Losito - Giù il sipario, parte un nuovo atto della commedia rossonera. Senza un minimo di programmazione, senza la benché minima traccia di un criterio, il Milan silura Allegri, autentico parafulmine del ridimensionamento in atto dall'adieu ad Ibra e Thiago Silva in poi, e lancia Seedorf, scommessa quanto meno discutibile in uno dei momenti più bui dell'era Berlusconi. O rinasce, o si affossa definitivamente. Sarò duro, ma ad oggi pare utopico affidarsi ancora alle intuizioni del Presidente. Questo è un Diavolo che si esorcizza da sé.

Viste le ultime stagioni, le recenti campagne di “rafforzamento” e le annesse sceneggiate mediatiche, architettate più per marketing e mero guadagno, che per imbastire un serio e duraturo progetto tecnico, un cambio di proprietà non sarebbe esattamente il peggiore dei mali in casa rossonera, anzi, con ogni probabilità, gioverebbe ad un club a cui bastano blasone e storia per puntare a ritornare ai fasti del passato. Pare persino inutile entrare nel merito della scelta tecnica, dettata dall'irrefrenabile necessità di trovare un capro espiatorio ai logici flop di una dirigenza che non investe e naviga a vista, atteggiamento intollerabile in uno scenario che vede l'Italia distante anni luce dal calcio che conta, quello sport parallelo in cui corazzate esemplari come il Bayern costruiscono la stagione successiva diversi mesi prima dell'estate (bloccando Guardiola e Gotze l'anno scorso, prelevando gratis Lewandoski quest'anno). A Milanello, invece, si aspettano i saldi del 31 agosto. Inutile lamentarsi dei risultati. Siamo quel che costruiamo, nient'altro.

Doveroso un in bocca al lupo ad Allegri, esonerato già nel corso della passata stagione, chiusa con una miracolosa rimonta Champions, capace persino di rifiutare per amore dei rossoneri il ben più ambizioso progetto Roma, per lui potrebbero schiudersi le porte della Nazionale. Al contrario di quanto espresso dall'incessante gogna mediatica a cui è stato sottoposto, Max, se lo meriterebbe. Obbligatorio, quindi, con queste premesse, fare un grosso in bocca al lupo anche a Clarence Seedorf. Il rischio che si bruci è molto alto, ma di sicuro l'olandese saprà dare una scossa emotiva necessaria ad un gruppo vittima dei suoi stessi limiti, soprattutto dalla cintola in giù.