Ferrari: 7 e 14, numeri dal passato glorioso



di Piero Ladisa – A partire da questa stagione, con l'entrata in vigore di alcune novità regolamentari, ogni pilota ha dovuto scegliere un numero che porterà sul cruscotto della propria monoposto per il resto della carriera. I ferraristi Kimi Raikkonen e Fernando Alonso hanno optano per il 7 e il 14. Il finlandese, di ritorno a Maranello dopo cinque stagioni, ha orientato la sua scelta verso il numero con cui è sceso in pista lo scorso anno a bordo della Lotus. Lo spagnolo invece ha scelto il numero che lo ha accompagnato sin da bambino nel mondo dei kart.

Il 7 e il 14 non sono numeri al debutto su monoposto del Cavallino, come si evince da una nota pubblicata sul sito ufficiale della Ferrari.
Il 7 fece il suo debutto sulla 500 di Luigi Villoresi nel corso del GP d’Inghilterra 1953. Evento contrassegnato dal ritiro dell’italiano per un problema tecnico giunto mentre si trovava in terza posizione. 
La scuderia di Maranello ha colto in 36 apparizioni con il 7 due successi (GP Germania 1963 e 1964 con John Surtees), quattro secondi posti, cinque terzi e undici piazzamenti in zona punti. Un digiuno di vittorie che quest’anno compie mezzo secolo. A Raikkonen il compito di interrompe questa striscia negativa. Sono otto i piloti che hanno guidato in Ferrari con il 7. L’ultimo dei quali Felipe Massa nel 2010.

Peter Whitehead fu il primo a gareggiare con il 14 stampato su una Ferrari, la 125, nel GP di Francia disputato nel 1950 che il britannico concluse terzo.
In 23 partecipazioni il numero 14 può vantare solo un’affermazione con Peter Collins nel 1956 in Francia; poi quattro secondi posti, un terzo e tre arrivi in zona punti. L’ultima volta di un ferrarista con il 14 risale al 1970. In Austria Ignazio Giunti giunse settimo al volante della 312 B.
Il pilota più adepto al 14 è ad ora Mike Hawthorn. Il britannico lo utilizzò quattro volte, l’ultima delle quali a Monza dove si classificò secondo nel 1958 anno in cui si laureò campione del mondo.