Concorso per 200 posti, “L'assessore Caroli potenzia dubbi e perplessità”
BARI - “Avevamo tanto atteso che il buon Segretario del PD Emiliano battesse un colpo quando veniva chiamato in causa dal Presidente Maniglio sui dubbi che pubblicamente manifestava a proposito del concorso per i 200 posti per laureati alla Regione etichettato dallo stesso Maniglio come un concorso con il trucco.L’Assessore Caroli in Commissione non solo non ha chiarito questi dubbi ma li ha consolidati e potenziati alimentando in noi la piena convinzione che la procedura adottata vada rivista prima di tutto nella compatibilità con i limiti di spesa imposti dalle vigenti leggi finanziarie in materia di assunzioni di personale sul cui calcolo e sulla cui capacità, per stessa ammissione dell’assessore Caroli, la Giunta brancola nel buio più totale.
Porre il partecipante che ha lavorato per almeno un anno alle dipendenze della Regione Puglia di fronte alla scelta di evitare la partecipazione alle prove pre-selettive rinunciando volontariamente alla valutazione dei titoli di servizi fino ad un massimo di 12 punti è disparitario per i concorrenti perché non li pone tutti sullo stesso punto di partenza poiché chi ha da farsi valutare un anno rinuncerebbe prontamente alla valutazione dei titoli perché gli darebbe al massimo 2 punti ma chi ha svolto più anni di servizio perderebbe fino a 12 punti e crediamo questo sia incostituzionale così come incostituzionale è la previsione di attribuzione di un punteggio differenziato a seconda che il servizio sia stato espletato alle dipendenze della Regione Puglia o di altra P.A. compresa altra Regione.
Il dato però più eclatante ed inaccettabile è, come detto, la mancanza di cognizioni di causa sulle effettive possibilità di assunzione dopo che i concorrenti saranno stati dichiarati vincitori.
Non sapere a priori se ci sarà possibilità di assunzione e alimentare in fare pre-elettorale per le europee la speranza di tanti giovani che come un esercito sta partecipando al concorso pagando la gabella di 20 euro introdotta dal Presidente Vendola - quando ormai in Italia era stata abolita la marca da bollo per la partecipazione ai concorsi - è immorale ed è nello stile di una sinistra pronta ad illudere pur di acquisire consenso elettorale. A riferirlo in una nota il Presidente del Gruppo consiliare del PdL-FI, Ignazio Zullo.
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