Ex: a volte ritornano

di Adriana Dibattista - Non lo vedevi da anni, ma forse non lo avevi mai dimenticato. Poi, un giorno, l'incontro: un uragano di sensazioni, di ricordi, di sentimenti che gli permettono nuovamente si insinuarsi nel tuo corpo e, quindi, nei tuoi pensieri.

Eppure la storia non ha funzionato e lui era portatore sano di difetti intollerabili. Tuttavia, basta uno sguardo, un ricordo e tutto torna vivo e più intenso. Nuovi studi di sessuologia-sociologia presso l“ University of Oxford” hanno rilevato che nelle “coppie scoppiate” ciò che manca del rapporto passato non sarebbero le serate al cinema, le cene fuori o le ultime vacanze, bensì le infinite nottate di sesso.

Infatti nell'ippocampo (zona del cervello che svolge l'importante funzione nella memoria a lungo termine) si cristallizzerebbero proprio quei ricordi di momenti  in cui si produceva maggiore endorfina. Questa, viene sprigionata dopo il raggiungimento dell'orgasmo. Pertanto inconsciamente il ricordo più vivo e che ci fa ricordare del nostro ex è proprio il momento in cui provavamo tale piacere.

Tale rievocazione, poi, si estende sulla totalità della persona che, sebbene sbagliata,  viene idealizzata. Quel medesimo riaffiorare di sensazioni fa sentire l'esigenza di concretizzare questa reminiscenza sensoriale per darle consistenza. Le nostre dita compongono quel maledetto/benedetto numero che purtroppo/per fortuna si conosce perfettamente ed, infine, l'incontro.

Ma dopo il fugace e vulcanico episodio, cosa accade? Secondo suddetti studi nel 90% dei casi si prova repulsione, senso di colpa, disagio e inquietudine. Colui/colei che abbiamo scelto di non volere esiste nuovamente, epidermicamente ed emotivamente.

Una volta riallacciato il legame sessuale, sembrerebbe opportuno  e logico proseguire verso una rifrequentazione. Tuttavia quel senso di inquietudine non va via, si sa che quell'uomo/donna non è quello/ a che fa al caso nostro. Chi ci dice che sia cambiato? Se non potevamo accettarlo allora perchè dovrebbe essere diverso oggi? Così partono una serie di dubbi amletici su questo rapporto finito ma, forse, ricominciato.

Non sempre il sesso e l'amore vanno di pari passo, quindi se c'è un substrato di complicità a letto con il proprio ex sarebbe meglio evitare, altrimenti diverrebbe solo  masochismo emotivo. Una volta soddisfatto il desiderio del proprio ex perchè ci inonda un'angoscia nauseante? Davvero amiamo questo familiare essere umano, o è solo dipendenza dal dolore? Lo squisito dolore di volere qualcuno di inaccessibile?

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