Roma, Capitale dei 'traditori'

ROMA - Roma e' capitale anche in fatto di infedelta' di coppia, riconfermandosi in testa alla speciale classifica, precedendo sul podio Milano e Torino. A riportarlo il portale di incontri extraconiugali AshleyMadison.com, una sorta di social network dell'infedelta', che fa il check-up alle unioni di casa nostra rendendo nota la distribuzione dei suoi iscritti su tutto il territorio nazionale. Premesso che la statistica e' fatta unicamente in base alle iscrizioni allo special sito, con 53mila iscritti sono i romani a primeggiare in fatto di scappatelle, relegando al secondo e al terzo posto di questo podio adulterino Milano e Torino con 37mila e 28mila iscritti. Non cedono, invece, alle tentazioni i siciliani: a Palermo il numero dei fedifraghi online scende a soli 15mila. Al sud e' Napoli la citta' portabandiera dell'adulterio (23mila). "Tradire mai, divorziare si'. Questa e' la moralita' 'dichiarata' dagli italiani - spiega Noel Biderman, CEO di AshleyMadison.com - Ma mentre i dati diffusi di recente dal Pew Research Center parlano di una schiacciante disapprovazione per infedelta', rapporti prematrimoniali, uso di contraccettivi e aborto, i fatti dimostrano che la morale religiosa si allontana nettamente dalla realta'. I nostri dati sono l'esempio che gli italiani pur disapprovando l'infedelta' si iscrivono a siti di incontri extraconiugali e tradiscono anche in citta' come Roma che ancora vivono sotto una forte influenza religiosa". Nella Top10 delle "mistress cities" sono ben sei i capoluoghi settentrionali: insieme a Milano e Torino anche Brescia (19mila iscritti), Treviso (18mila), Padova (18mila) e Bologna (17mila). Gli uomini rappresentano il 56% del popolo degli infedeli. In media sopra i 40 anni, con una laurea in tasca (65%) o un diploma (21%), sono alla ricerca di una donna, meglio bionda e disinibita, tra i 25 e i 45 anni. Nella maggior parte dei casi, nella vita di tutti i giorni sono manager, informatici o dipendenti statali (a volte ricoprono incarichi governativi), e il 72% ha un reddito sopra la media nazionale. Da non sottovalutare - dice la ricerca - anche l'ascendente negativo della routine sotto le lenzuola o di una partner poco avventurosa: molti, infatti, sperano di poter realizzare fantasie inconfessabili o semplicemente non si sentono appagati dal punto di vista sessuale. Quanto alle donne, preoccupate dal giudizio del prossimo sembrano piu' discrete. Il popolo femminile rappresenta il 44% dei traditori, la percentuale sale al 48% nelle grandi citta'. In media hanno 38 anni e lavorano nel marketing, nel settore bancario o delle vendite. Laureate (64%) o diplomate (27%) hanno un reddito nella media (67%). Spesso si concedono una scappatella perche' vogliono sentirsi desiderate, i loro bisogni emotivi non sono appagati dal partner o molto semplicemente amano il sesso e non vogliono privarsene. Tradiscono i loro compagni con uomini tra i 40 e i 55 anni, castani, alti e muscolosi oltre che economicamente indipendenti. Il social network dell'infedelta' - che ogni 4,4 secondi registra l'iscrizione di un nuovo utente per una media di 26 minuti dedicati giornalmente alla ricerca dell'amante ideale - conta attualmente piu' di 25 milioni di membri in circa 37 Paesi, 600mila sono in Italia con una concentrazione massiccia nel Nord Italia.

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