Fidelis, Moscelli scaccia via la paura ed elimina il Quarto: azzurri in Finale col Parmonval, 180’ alla Serie D
di Luca Losito - Fidelis, solo un brutto Quarto d’ora, ovvero la breve frazione di tempo intercorsa tra il 2-0 di D’Auria e la spennellata di Moscelli che col 2-1 ha provvidenzialmente chiuso i conti. Con un gioco di parole, fotografiamo il match odierno in terra partenopea, che col 2-2 finale è valso la doppia sfida al Parmonval: meglio di così non poteva andare, di fatti il passaggio dei siciliani permetterà agli azzurri di giocarsi il ritorno che vale la Serie D tra due domeniche al Degli Ulivi.
Eppure, i presagi di inizio gara non sembrano i migliori: minuto 6, difesa andriese immobile, la fulmina con una gran girata D’Auria. 1-0, subito. Il Quarto ci crede e prova a spingere, la Fidelis resta tranquilla e non reagisce. Non succede molto altro, fino all’ingenuo rigore regalato al 26′: dal dischetto, D’Auria, manco a dirlo, realizza. Ora la squadra di Ragno reagisce, e al 40′ pareggia: bella punizione dal limite guadagnata da Loseto, splendida battuta di Moscelli. 2-1, la rete che chiude i propositi dei napoletani. Il primo tempo si chiude nel migliore dei modi.
Nella ripresa è tutt’altra cosa, difficilmente paragonabile ad una gara vera: i partenopei avrebbero bisogno di 4 gol per passare il turno, qualcosa d’inverosimile visto anche il valore dell’avversario e i soli 45′ rimasti. Di fatti, il match scorre via senza grossi sussulti. Girandola di cambi, Ragno ne approfitta per far rifiatare i suoi fedelissimi. Gli azzurri, senza spingere più di tanto, trovano addirittura il pari: bella azione orchestrata dagli andriesi che porta Loseto al tap-in a porta sguarnita. E’ il sigillo che scrive la parola fine a questa doppia sfida, parsa davvero impari sotto molti aspetti.
A partire dal pubblico: quello andriese, vincitore anche in trasferta. Ora ci sarà il Parmonval, altra realtà imparagonabile per storia e blasone alla Fidelis. Sfida da affrontare con lo stesso ardore agonistico visto col Quarto. A 180′ dal sogno, non è più concesso sbagliare. Domenica prossima si va in Sicilia, per giocare l’andata, poi l’attesissimo ritorno il 15 giugno, al Degli Ulivi, quando si spera di poter scatenare una lunga e meritata festa azzurra al triplice fischio.
Eppure, i presagi di inizio gara non sembrano i migliori: minuto 6, difesa andriese immobile, la fulmina con una gran girata D’Auria. 1-0, subito. Il Quarto ci crede e prova a spingere, la Fidelis resta tranquilla e non reagisce. Non succede molto altro, fino all’ingenuo rigore regalato al 26′: dal dischetto, D’Auria, manco a dirlo, realizza. Ora la squadra di Ragno reagisce, e al 40′ pareggia: bella punizione dal limite guadagnata da Loseto, splendida battuta di Moscelli. 2-1, la rete che chiude i propositi dei napoletani. Il primo tempo si chiude nel migliore dei modi.
Nella ripresa è tutt’altra cosa, difficilmente paragonabile ad una gara vera: i partenopei avrebbero bisogno di 4 gol per passare il turno, qualcosa d’inverosimile visto anche il valore dell’avversario e i soli 45′ rimasti. Di fatti, il match scorre via senza grossi sussulti. Girandola di cambi, Ragno ne approfitta per far rifiatare i suoi fedelissimi. Gli azzurri, senza spingere più di tanto, trovano addirittura il pari: bella azione orchestrata dagli andriesi che porta Loseto al tap-in a porta sguarnita. E’ il sigillo che scrive la parola fine a questa doppia sfida, parsa davvero impari sotto molti aspetti.
A partire dal pubblico: quello andriese, vincitore anche in trasferta. Ora ci sarà il Parmonval, altra realtà imparagonabile per storia e blasone alla Fidelis. Sfida da affrontare con lo stesso ardore agonistico visto col Quarto. A 180′ dal sogno, non è più concesso sbagliare. Domenica prossima si va in Sicilia, per giocare l’andata, poi l’attesissimo ritorno il 15 giugno, al Degli Ulivi, quando si spera di poter scatenare una lunga e meritata festa azzurra al triplice fischio.
