Finalmente Mondiali: Cassano c'è!

Alla fine ce l'ha fatta: Antonio Cassano giocherà i suoi primi Mondiali alla soglia dei 32 anni. Meglio tardi che mai, penseranno dalle parti di Bari Vecchia, dove i supporter di Fantantonio abbondano. Ma come è possibile che uno dei migliori talenti che il calcio italiano ha espresso negli ultimi 10 anni non abbia mai partecipato alla competizione più sognata da ogni calciatore?

Un po' per sfortuna, un po' per colpa sua, Cassano, prima di questo Brasile 2014, si è visto chiudere per ben due volte la porta della squadra azzurra in faccia. Contestualizziamo il tutto: nel 2005 Cassano ebbe degli screzi con la Roma, sua società del tempo. Il barese rifiutò un rinnovo da 3,2 milioni di euro all'anno, preferendo al rinnovo la possibilità di rendersi disponibile per altre squadre. _Era l'inizio della stagione 2005/2006: Antonio non mise quasi mai piede in campo nella prima parte della stagione, giocando e allenandosi poco. Ad inizio 2006 venne venduto al Real Madrid per la modesta (relativamente) somma di 5 milioni di euro: a Madrid venne soprannominato "El Gordito" per la sua scarsa forma fisica e il suo sovrappeso. L'allenatore Lopez Caro gli preferì altri giocatori in rosa (il Real poteva contare su un parco attaccanti e mezzepunte "galacticos": Ronaldo, Robinho, Julio Baptista, Soldado, Raul e Zidane). Il barese arrivò a fine anno in scarse condizioni atletiche e con poche partite nelle gambe: pur essendo stato il miglior azzurro solo due anni prima nella sfortunata esperienza dell'Italia in Portogallo (Europeo 2004) Cassano fu totalmente ignorato da Marcello Lippi. A ragione…

Stessa cosa non si potrà dire 4 anni dopo: altro Europeo giocato, buone prestazioni con la Samp, un Cassano questa volta in forma sarà ancora una volta ignorato dal CT, quel Marcello Lippi rientrante, campione del mondo in carica, eroe nazionale: le critiche si sprecano, il CT viene accusato di preferire giocatori vecchi e stanchi senza tentare d'inserire elementi freschi nel nucleo vincente dell'Italia 2006. La stampa scandalistica va a nozze con la storia, arrivando a ipotizzare litigi tra il figlio del tecnico (Davide Lippi) e Cassano all'uscita di una discoteca in Versilia: smentita secca (effettivamente l'articolo non era supportato da vere fonti), e Cassano comunque escluso dal mondiale. Il CT non giustificherà la sua scelta: l'unico suo commento sull'accaduto, difesa ricorrente, fu: "non se ne può più di questa storia: parliamo dei presenti e non degli assenti". Non sapremo mai il perché dell'esclusione di Cassano dai mondiali.

La partenza di Lippi ha rilanciato le quotazioni del fantasista barese in azzurro: nella persona di Prandelli Cassano ha trovato un educatore, un riferimento a cui rifarsi nel momento del bisogno, capace di limitarne i difetti ed esaltarne i tanti pregi. L'Europeo 2012 vissuto ancora da protagonista e la convocazione al Mondiale brasiliano ne sono la prova: l'attuale CT della nazionale ha premiato puntualmente l'impegno di Cassano. La stagione a Parma è stata fantastica: 13 goal, 7 assist, tanta qualità ed una condizione fisica ritrovata. Una delusione nell'ottima stagione del fantasista barese è venuta dall'esclusione del Parma dalla prossima Europa League ad appannaggio del Torino (causa problemi nei pagamenti Irpef da parte della società). Una qualificazione conquistata alla grande sul campo da un Parma impreziosito dalle perle tecniche di un Antonio ritrovato è stata cancellata dalla burocrazia.

Un Cassano al 70/80% è capace di spaccare ogni partita: inserito a 30-20 minuti dalla fine della partita, il barese potrebbe essere l'arma in più per una nazionale che ha perso parte del suo talento lasciando "Pepito" Rossi a casa. Insomma, l'ex-wonder boy del calcio italiano, ormai grande, s'appresta ad affrontare un Mondiale che potrebbe risultare la ciliegina sulla torta di una carriera sempre vissuta sul filo del rasoio: riuscirà Cassano ad ottenere il riconoscimento internazionale che il suo talento ha sempre meritato?