Il Policlinico diventa Polipark, l’assurda proposta del direttore generale Dattoli

di Vittorio Polito - Nell’aprile 1990 segnalavo con una mia lettera che «Il Policlinico è gravemente ammalato», nella quale lamentavo il grave stato di salute dello stesso per l’elevato inquinamento ambientale. Da allora son passati ben 25 anni e si è fatto poco, anzi nulla, per migliorare la situazione. Si parlava già di salvaguardare la salute degli ammalati, del disagio che avevano le ambulanze nel transitare nei viali, di incidenti, ecc.

Per limitare il traffico nel Policlinico si è fatto di tutto e di più: proteste, ordinanze, interventi dell’Istituto di Medicina del Lavoro, autorizzazioni, ecc. Neanche un’ordinanza del TAR è riuscita a cambiare e/o risolvere minimamente la situazione, anzi è notevolmente peggiorata con l’apertura di Asclepios, il trasferimento del pronto soccorso e di altri reparti.

Ogni tentativo di far valere i divieti e di far rispettare le ordinanze si sono tramutati in caos, paurosi ingorghi, liti continue agli ingressi. La situazione a tutt’oggi è assolutamente peggiorata, e di molto. Direi irreversibile, dal momento che nessuno si vuole assumere la responsabilità di risolverla seriamente.

Le qualificate prestazioni erogate non sono sufficienti a far considerare il Policlinico «polo di eccellenza», ma è bene sapere che gli ospedali sono da considerarsi «zone particolarmente protette», altrimenti sono solo «poli di confusione». Gli amministratori per non prendere decisioni impopolari lasciano tutto al caso ed al caos.

La storia infinita del parcheggio all’interno del Policlinico sia sta diventando proverbiale, sarebbe ora che gli amministratori responsabili del nosocomio prendano seri ed opportuni provvedimenti per allontanare una volta per tutte le auto dall’area interna al nosocomio.

Volete sapere come andrà a finire? Si daranno i pass ai responsabili delle cliniche e strutture, ai furbi, alle auto con il contrassegno dei disabili, ma senza disabile a bordo, ecc. Basti pensare che alcuni anni fa sostavano nel Policlinico auto di dipendenti con permessi della Questura. Più assurdo di così? Oggi non serve alcun allarme e alcuna denuncia: il Policlinico va chiuso e basta. Permessi? A nessuno. Questo significa civiltà. Invece, come si legge su Epolis Bari del 25 giugno, il direttore generale Dattoli si è fatta venire una “brillante” idea: “Tra poco chi vorrà entrare in auto, dovrà pagare un pedaggio” (?). Ma allora Dattoli non si avvale né della qualificata collaborazione del direttore sanitario e neanche dei numerosi docenti della Facoltà di Medicina, competenti a giudicare i rischi dell’inquinamento in un ospedale. E' mai possibile fare una proposta del genere?

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