Vi sarebbe un complice nel giallo di Copertino, nel Leccese. E' quanto emerge dalle indagini sull'omicidio di Fabio Frisenda, il detenuto di 33 anni in semilibertà ucciso ieri a Copertino, forse durante un regolamento di conti maturato nell'ambito dello spaccio di stupefacenti.
La presenza dei due uomini appare nelle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza dei due capannoni industriali attigui all'officina nella quale Frisenda, agli arresti domiciliari, aveva il permesso di lavorare.