Porto di Taranto, lettera al direttore dell'Agenzia delle Dogane

TARANTO - Controlli doganali e competitività del Porto di Taranto: il rilancio dell’hub tarantino non solo è possibile, è doveroso. Serve però superare le polemiche di questi mesi che non aiutano a recuperare il terreno perso a vantaggio degli altri porti comunitari. Il senatore Dario Stefàno (SEL) scrive al Direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Giuseppe Peleggi, con l’obiettivo di individuare una soluzione alle difficoltà del porto di Taranto che negli ultimi anni ha registrato una consistente flessione del traffico merci.

“Possiamo immaginare - sottolinea Stefàno – con quali ricadute negative per un territorio già duramente provato dalla crisi e da altre, purtroppo, ben note vicissitudini. Perché lo scalo tarantino torni ad essere competitivo sarebbe utile avviare, nel rispetto del quadro normativo comunitario e nazionale, una politica di semplificazione delle procedure di controllo e sdoganamento che porti ad una riduzione dei tempi e che sia in grado di contemperare l'imprescindibilità dei controlli a tutela della salute dei cittadini e di contrasto ad ogni forma di illegalità con la necessità di non intralciare, anzi agevolare, i traffici commerciali leciti" .

“Per raggiungere questo obiettivo e riuscire a recuperare il gap accumulato rispetto agli altri competitor comunitari – conclude Stefàno – sarebbe fondamentale l'apertura del confronto richiesto dagli operatori del settore all'Agenzia delle Dogane. Perché, se si mettono da parte le polemiche e si lavora insieme si possono trovare le migliori soluzioni per assicurare lo sviluppo futuro delle attività portuali tarantine”.

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