Notte buia per il Napoli: il preliminare è fatale, l'Athletic letale
Di Andrea Stano. Incredibile ma vero: l’Italia ha già perso una delle sue ambasciatrici in Champions League. Il Napoli di Rafa Benitez viene surclassato da uno splendido e ammirevole Athletic Bilbao che, cullato in quel gioiello di stadio del San Memes, abbatte i campani per 3 a 1 nell’incontro di ritorno del preliminare.
I baschi accedono, dunque, alla massima competizione europea per club mentre la compagine napoletana si deve accontentare dell’approdo in Europa League. Ad attendere gli azzurri ci saranno Fiorentina e, se tutto procede per il verso giusto, Inter e Torino.
Il primo tempo del Napoli è davvero deludente. Proprio come nella partita di andata, gli scunnizzi si vedono raramente nei primi 45 minuti. Gli uomini di Benitez, infatti, non confezionano nemmeno una occasione da gol. Le maggiori palpitazioni arrivano al 20esimo quando Mertens lancia col contagiri Higuain pescato, però, sfortunatamente in fuorigioco vis-s-vis con Iraizoz.
Per il resto è la squadra basca per eccellenza a fare la partita, mettendo più volte in difficoltà gli avversari nelle ripartenze ma soprattutto sui calci piazzati.
Le opportunità più grosse per i biancorossi non vengono però sfruttate facendo respirare i partenopei. Sono Gurpegi e Laporte a divorarsi il vantaggio: il primo, inspiegabilmente lasciato solo in area su calcio d’angolo, incorna di testa spedendo clamorosamente fuori; il secondo calciando alle stelle il pallone a porta completamente sguarnita dopo l’uscita non impeccabile di Rafael.
Squadre negli spogliatoi, così, sul risultato di 0 a 0.
Eppure a inizio ripresa il Napoli segna lasciando trasparire solide speranze per il passaggio del turno. Hamsik al 46esimo supera il numero uno spagnolo con un pregevole fendente sinistro a fin di palo dal limite dell’area di rigore.
Lo svantaggio aizza i padroni di casa che, prima sfiorano il pareggio con Balenziaga con una gran botta dalla distanza, sventata provvidenzialmente da Rafael, poi trovano la rete del pari col bomber Aduriz al minuto 62. L’attaccante basco, colpevolmente isolato in area, ha tutto il tempo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, di stoppare il pallone e trafiggere Rafael.
Sette minuti più tardi la doccia gelata: pasticciaccio tra Albiol e il portiere del Napoli, tra i due litiganti a godere è ancora Aduriz che approfitta dell’inguardabile (francamente oscena) disattenzione della retroguardia azzurra e realizza il 2 a 1.
Benitez prova a scuotere i suoi lanciando Insigne che rileva un affievolito Hamsik ma cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia, anzi, peggiora. Al 74esimo Ibai Gomez suona il de profundis per il Napoli segnando la terza rete basca chiudendo virtualmente il match. L’attaccante, appena entrato, sbuca alle spalle di Maggio addormentato (prestazione orrenda quella del terzino) prima di infilare Rafael per la terza ed ultima volta.
Ci sarebbe anche l’occasione per il quarto gol ma Arudiz, a porta vuota, risparmia il Napoli colpendo la sfera in modo sbilenco.
Gli ospiti giocano una gara bruttissima, costellata di errori, uno dopo l’altro. Difesa poco vigile, pressing inesistente, centrocampo impalpabile. Il solo Higuain, che suda sette camice sfiancandosi e destreggiandosi come può, onestamente non può bastare. Callejon praticamente non pervenuto, come del resto accaduto anche nel match di martedì scorso. Pessimo risultato per il Napoli, ma soprattutto per il calcio nostrano, ormai in coma irreversibile.
