Tim Cup: Bari out contro un buon Avellino

di Francesco D'Agostino - Il verdetto, dopo 90 minuti di gioco, è l'eliminazione. Qualcosa, evidentemente, ancora non va. I biancorossi perdono ingenuamente una gara dopo essere passati in vantaggio durante la prima frazione di gioco. E' la ripresa a far cambiare le sorti del match, sino a quel momento a favore dei galletti. Gli episodi arbitrali sono la chiave della partita; il Bari rimane in 10 ed accusa il colpo, facendosi rimontare per due volte.

LA CRONACA - La squadra di Mangia schiera il consueto 4-4-2. Le uniche varianti, rispetto alla gara col Savona, sono Salviato al posto dello squalificato Sabelli, Ligi al posto di Contini e Defendi per Romizi. L'Avellino risponde con un 3-5-2 composto da Ely, Chiosa, Pisacane, Bittante, Arini, Kone, Schiavon, Soumare, Visconti, Arrighini.

A condizionare la gara è il caldo afoso, tipico dell'estate pugliese, ed i ritmi lenti delle due squadre. La prima occasione di gioco è per gli ospiti che, con un colpo di testa di Ely, impegnano l'estremo difensore barese con una parata mica tanto facile. Per il Bari il bel gioco stenta a decollare ed occasioni non se ne vedono. Al 45, però, i galletti riescono a passare in vantaggio. Un cross pennellato di Galano trova la testa di Ligi che insacca in rete. Un gol che ricorda molto quelli di Ceppitelli dello scorso anno, chissà.

Squadre negli spogliatoi e nel secondo tempo accade l'imponderabile. Al 52 Comi ringhia e morde contro la "zanzara" ed il direttore di gara vede solo la reazione della punta barese, forse un po' troppo esagerata. Nervosismo in campo e mister Mangia, che aveva visto tutta la scena, si fa espellere dal quarto uomo. Bari in 10. Dopo una manciata di minuti, allora, i galletti accusano il colpo e Comi, su corner, insacca la rete dell'1 a 1. Il Bari soffre e resiste soltanto fino all' 83, quando un ingenuo Donnarumma concede una punizione a due ai biancoverdi che trovano la rete del 2 a 1 con il neoentrato Pozzebon. Il Bari non reagisce e, stavolta, viene eliminato da un ottimo Avellino.

UP & DOWN - Vero, manca ancora una settimana all'inizio del campionato ma questo Bari commette troppi errori dietro.

A pagarne le spese oggi, più che la retroguardia, è stato Antonio Donnarumma, troppo ingenuo nel concedere quella punizione a posizione ravvicinata agli ospiti. Oggi, però, mancava anche qualcosa davanti. Joao Silva e De Luca non hanno inciso più di tanto e, sulle fasce, il Bari sembrava troppo macchinoso, addirittura prevedibile.

Forse gli alibi non mancano ma, spesso, come ribadiva a più riprese mister Alberti, è facile nascondersi e fare vittimismo. Sebbene anche l'episodio di Comi doveva essere sanzionato; non è accettabile, come ha ribadito Paparesta nel post gara, il comportamento di un professionista ben pagato come De Luca che reagisce in quella maniera. Il giocatore verrà punito ma, per le prossime gare, sarebbe meglio non farsi prendere da un eccessivo nervosismo, derivato dalle decisioni di Cervellera.
Ottima, infine, la prova di Ligi che forse, assieme a Camporese, dovrebbe avere qualche chance in più dei colleghi di reparto Rossini e Contini.

SICUREZZA - Il servizio steward, come ribadito a più riprese sui social, stenta ancora a decollare. Non è possibile che negli stadi dei tornelli e dei biglietti nominativi possano ancora entrare tifosi con ordigni artificiali e poi gli scoppino proprio in curva sud, dove ci sono famiglie e bambini ad assistere alla partita!

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