La seconda Partita della Pace al S.Nicola di Bari. Perchè no?

di Nicola Zuccaro - "Speriamo che la Partita della Pace diventi un evento annuale". L' auspicio espresso da Gianni Cerqueti, durante la telecronaca dell'incontro di calcio voluto da Papa Francesco e disputatosi all'Olimpico di Roma, lunedì 1 settembre, è l'assist che propone come rettangolo di gioco il San Nicola di Bari.

L'impianto sportivo del capoluogo pugliese, in quanto intitolato ad un Santo venerato in tutto il mondo ed in particolare dai fedeli cattolici e ortodossi, rappresenterebbe l'alternativa al " plurititolato " Stadio della Capitale.

Gran parte delle vecchie glorie, scese in campo in quella che è stata già consegnata agli archivi, come seconda edizione, hanno calcato l'erba dell'Astronave sia con la maglia del Bari (Legrottaglie e Valdes) che con le casacche dei club di Serie A; avversari del Galletto presso l'Astronave.

Si rinverdirebbero non solo i ricordi dei tifosi di quelle compagini quali Milan, Inter, Juventus, Lazio e Roma ma si lancerebbe, nel nome di Nicola, un forte messaggio di pace al mondo intero ed in particolare a Russia e Ucraina ovvero là dove (con una guerra in corso) il Vescovo di Myra è venerato.

A queste due motivazioni potrebbe aggiungersene una terza che per quanto marginale rispetto alla nobile finalità, precedentemente citata, è ai fini della buona riuscita dell'evento, di fondamentale importanza ; fare del San Nicola, un tempio del calcio internazionale.

I requisiti quali Italia '90 e la Finale di Coppa Campioni del '91 ci sono. E' sufficiente solo la buona volontà dell'Amministrazione Comunale barese e del Fc Bari 1908 per intraprendere non più con le parole ma coi fatti l'opera di riqualificazione del San Nicola.