Italicum: ok dal Senato. Bocciati emendamenti Gotor. Bersani convoca minoranza

L'Aula di Palazzo Madama
ROMA - Sono 140 tra deputati e senatori i parlamentari del Pd della minoranza riuniti alla Camera. A partecipare all'incontro sul tema delle riforme tutte le aree della minoranza: Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Roberto Speranza, Rosy Bindi, Pippo Civati. Alla riunione, nella sala Berlinguer del gruppo Pd, ci sono anche Stefano Fassina, Francesco Boccia, Cesare Damiano e molti senatori in prima fila nella battaglia sull'Italicum al Senato come Miguel Gotor, Vannino Chiti, Corradino Mineo. "Più che una riunione di corrente sembra una riunione di partito", osserva il deputato bersaniano Giacomo Portas.
Il Pd al Senato non ha più la maggioranza. Fi è tornata ad essere centrale. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando alla riunione con i deputati Fi a quanto raccontano alcuni presenti.

BOCCIATI EMENDAMENTI GOTOR - Il Senato della Repubblica ha ripreso oggi le votazioni sulla legge elettorale. Palazzo Madama ha bocciato l'emendamento Gotor (sinistra Pd) che chiedeva di modificare l'Italicum 2.0 su capilista bloccati in modo da predeterminarne il numero. Sono stato 170 i no, 116 i si', 5 gli astenuti. A favore dell'emendamento Gotor anche i senatori M5s. L'emendamento bocciato porta la firma di 34 senatori democratici ed e' stato 'difeso' in Aula dallo stesso Gotor. A favore si sono espressi anche la Lega e Sel. Il Senato ha respinto anche il secondo emendamento presentato da Gotor: i no sono stati 168, i si' 108, e tre gli astenuti.

Approvata invece l'emedamento a firma di Esposito che blinda il patto del Nazareno. Sono stati 175 i si', 110 i no e due gli astenuti. Con l'approvazione di questo emendamento decadono di fatto molti emendamenti che vanno in senso opposto.
Matteo Renzi torna a difendere la riforma della legge elettorale che, spiega dal Forum di Davos, "dara' una leadership chiara e stabilita' di governo". "Non si molla di un centimetro", ha assicurato il premier. "Il percorso di cambiamento che l'Italia ha iniziato sta continuando", ed "e' giusto e doveroso che sia cosi' e noi non ci fermiamo. Poi ci sono le polemiche, le discussioni ed e' normale. Ma non si molla di un centimetro". L'Italicum "dara' agli elettori la possibilita' di scegliere e di avere una leadership di governo per 5 anni. Davanti al mio governo - puntualizza il premier - ci sono altri 3 anni di lavoro e noi vogliamo creare le condizioni perchè sia chiaro il vincitore delle elezioni e la guida del Paese per un periodo stabile, e non con continui cambi".

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