Lo strappo in Liguria di Cofferati fa paura al Pd

Sergio Cofferati, 66 anni
Bufera nel Pd. L'ex segretario della Cgil Sergio Cofferati lascia i dem ed attacca il partito: "Inaccettabile il suo silenzio'.  "Di fronte a fatti di questo genere io non posso più restare", ha riferito l'ex segretario della Cgil, nel corso di una conferenza stampa a Genova, annunciando così la sua uscita dal Partito democratico, dopo quanto avvenuto nelle primarie liguri. "Il voto è stato inquinato come ha dimostrato il collegio dei garanti ma quel che è più grave è che il centrodestra è intervenuto nelle primarie del centrosinistra per proporre un modello politico e il mio partito non è intervenuto per fermare questo".

"Una parte in cui ci sono fascisti non pentiti interviene in casa dell'altro per proporre o imporre un modello di governo, non mi sorprende che lo proponga quella parte, inaccettabile è il silenzio del mio partito", ha detto Cofferati parlando della campagna pro Paita fatta da esponenti del centrodestra. "Anzi - ha aggiunto Cofferati - il partito ha parlato, perché un ministro della Repubblica, Roberta Pinotti, è venuta a Genova a sostenere Paita e a teorizzare l'opportunità di fare nascere qui un governo con il centrodestra. E non è stata smentita. Questo è un grande tema etico che non viene affrontato, anzi il mio segretario ieri ha immediatamente proclamato Paita candidata".

Cofferati, parlando dell' inquinamento del voto del centrodestra ha citato "Alessio Saso (Ncd) inquisito per voto di scambio che disse farò votare Paita per poi fare accordo politico per le regionali". Ha poi parlato di "Eugenio Minasso, fascista non pentito che aveva sostanzialmente detto la stessa cosa". "Poi - ha aggiunto - l'ex senatore Franco Orsi ha fatto lo stesso. Il centrodestra si è mobilitato per votare alle primarie del centrosinistra: questo è problema politico e morale". Cofferati ha poi ricordato che "il presidente Napolitano diede a Renzi l'incarico di governo di larghe intese per fare riforme perché mancava la maggioranza. Qui in Liguria manca invece una giustificazione perché si deve ancora votare. Il Pd non ha discusso di questo qui in Liguria. Non mi sorprende che lo proponga Saso. Inaccettabile è il silenzio del mio partito".

Cofferati sarebbe persino pronto a portare i verbali dei seggi delle Primarie in Procura. "Quando le carte del Comitato dei Garanti del Pd saranno pronte, sarà mia cura portarle alla procura della Repubblica. Se nel mancato rispetto delle regole emergeranno elementi che configurano un reato non lo deve dire il Comitato, ma la magistratura", ha concluso l'europarlamentare.

"L'uscita di Sergio Cofferati dal Pd è una ferita per chiunque abbia creduto con passione alla costruzione di una grande forza della sinistra. Lo è in sé, per la storia e la biografia di Sergio. Lo è doppiamente per le ragioni che la motivano. È sbagliato e offensivo liquidare la decisione di Cofferati come una reazione stizzita all'esito delle primarie in Liguria. E farebbero bene i vertici del mio partito a tacitare reazioni improntate a questo tenore". Così Gianni Cuperlo.
 

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