Dramma nel Canale di Sicilia: salme delle vittime a Malta

MALTA - "Aggrappati ai morti per non finire a fondo": si sono salvati così due dei 28 sopravvissuti alla strage di due giorni fa al largo della Libia. Secondo quanto si apprende dai soccorritori che li hanno recuperati, i due annaspavano in mezzo ai cadaveri, urlando con le ultime forze per attirare i gommoni che perlustravano la zona.I soccorritori sono arrivati nella zona dove si è capovolto il barcone a notte fonda e immediatamente hanno iniziato le ricerche a bordo dei gommoni.

"Durante le ricerche in mare dei cadaveri - raccontano - abbiamo trovato due persone vive in mezzo ai morti". "Erano allo stremo delle forze - aggiunge chi ha partecipato all'operazione di recupero - hanno urlato con le loro ultime forze perché hanno sentito il rumore del motore e siamo riusciti ad individuarli e a salvarli. Non avrebbero resistito ancora a lungo".

Al via intanto a Malta, nel porto de La Valletta, le operazioni di sbarco dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera dei 24 cadaveri recuperati in seguito al naufragio avvenuto ieri davanti alle coste libiche. Fino ad ora sono state portate a terra le salme di sei migranti, subito trasferite sui carri funebri nell'ospedale Mater Dei dove saranno eseguiti gli esami autoptici.

A bordo dell'unità italiana è salito anche il personale medico per valutare le condizioni dei 27 superstiti, che si trovano sotto coperta. Non appena saranno ultimate le operazioni, che potrebbero richiedere alcune ore, la nave Gregoretti dovrebbe ripartire per il porto di Catania, dove ieri è stato trasferito in elicottero uno dei sopravvissuti in gravi condizioni.

Si allunga così la scia di sangue nel Canale di Sicilia. Un peschereccio con a bordo circa 700 migranti si è capovolto la scorsa notte, a circa 60 miglia a nord della Libia. Un mercantile dirottato nella zona ha recuperato solo 28 superstiti, per cui si teme che il bilancio del naufragio sia di poco meno di 700 vittime.

IL RACCONTO DEL SUPERSTITE - "Eravamo in 950. C'erano anche duecento donne e 50 bambini con noi. In molti erano chiusi nella stiva". Sono morti come topi in gabbia. Sono andati giù, in fondo al mare, senza neanche poter provare a salvarsi, ad aggrapparsi ad un pezzo di legno, al braccio di qualcuno. Sono morti senza poter lanciare un ultimo, disperato, urlo.

IL DRAMMA - Dal peschereccio era stata lanciata ieri una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera poiché era stato riferito che l'unità con circa 700 migranti a bordo, aveva difficoltà di navigazione.

La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha dirottato un mercantile portoghese, che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto il peschereccio capovolgersi. Sono iniziate frenetiche operazioni di soccorso che hanno consentito di recuperare 28 persone finite in mare.

E' verosimile che, alla vista del mercantile, i migranti si siano portati tutti su un lato del peschereccio, facendolo capovolgere. Nella zona sono stati dirottati numerosi altri mezzi che sono ora impegnati nelle ricerche di eventuali altri superstiti.

RENZI: ITALIA NON SIA DA SOLA - "Quello che chiediamo è di non essere lasciati soli, non tanto nell'emergenza in mare, perché è naturale che in queste situazioni il mare sia una brutta bestia.

La nostra è una questione politica, di dignità dell'uomo, è di bloccare questo traffico di essere umani". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a proposito dell'odierno naufragio.

GENTILONI: E' EMERGENZA EUROPEA - "Questa è un'emergenza europea e finora le risposte, gli impegni ed i soccorsi sono stati italiani" ma "non è più sostenibile una situazione in cui ad una emergenza europea si risponda solo con risorse ed impegni italiani". Lo dice il ministro Paolo Gentiloni arrivando a Lussemburgo a proposito della nuova tragedia del mare. "Ci aspettiamo che la tragedia avvenuta l'altra notte, oltre ad interrogare le nostre coscienze risvegli la capacità di decidere dell'Europa", ha aggiunto Gentiloni.

SALVINI: ALTRI 700 MORTI PER BLOCCO NAVALE? - "Cos'è cambiato a 18 mesi da Lampedusa? Servono altri 700 morti per bloccare le partenze? Se le istituzioni Ue hanno un senso ci vuole tanto a organizzare dei blocchi navali e identificare chi è immigrato clandestino e chi è rifugiato? Non so più come dirlo. L'ipocrisia di Renzi e Alfano crea morti": così Matteo Salvini, a Sky Tg24.