ESCLUSIVO. Algeria, fra i rifugiati del popolo Saharawi

di Alberto Piccinni. TINDOUF (Algeria del Sud) - Anche quest’anno gli instancabili viaggiatori delle associazioni 3giriditè e Zig hanno concluso positivamente il viaggio-missione nei campi profughi saharawi nei pressi di Tindouf (Algeria del Sud). Nel deserto dell’hammada vivono in esilio, ormai da 40 anni, circa 200.000 rifugiati del popolo Saharawi scacciato dalle coste del Sahara Occidentale e confinato in una delle zone del mondo più ostili alla presenza umana a causa della scarsità di acqua e del clima torrido.

Il gruppo è stato accolto stupendamente dal partner Rio De Oro presso Casa Bol-la. Rio De Oro, nella persona di Rossana Berini, ha radicato da anni la sua presenza nei campi attivando diverse strutture dedicate alla sanità emergenziale e terapeutica prevalentemente pediatrica. Rossana ha deciso di vivere nel deserto dedicando la sua vita al valore della solidarietà con professionalità e zelo, ristrutturando il plesso dell’ex-ospedale militare di Bol-la attraverso la costruzione di una sezione chirurgica di alta qualità, di un poliambulatorio, di una casa per la riabilitazione fisioterapica e di un centro di accoglienza del personale medico internazionale e dei cooperanti.

Incontro con la famiglia di Enzaha
Il gruppo, composto da Agnese Dell’Abate, Alberto Piccinni, Grazia Martella e Pierluigi Bello, insieme all’ accompagnatore Fdili e alla giovanissima amica Warda, ha speso i primi giorni per conoscere la realtà di riferimento e incontrare i bambini e le famiglie del progetto di accoglienza estiva. Bimbi con disabilità e malattie che da 6 anni vengono ospitati nel Capo di Leuca per seguire percorsi medici ed rieducativi. Ai piccoli viene data la possibilità di effettuare cure ed operazioni, di imparare l’italiano, di acquisire autostima, autonomia e sicurezza nelle relazioni interpersonali come nel caso di Mahmud che ormai ha lasciato la scuola speciale e frequenta la classe insieme a tutti i suoi coetanei, come Nasra che ha subìto due interventi di chirurgia plastica e ortopedica, conosce bene l’italiano e aiuta la mamma malata occupandosi del fratellino più piccolo.

Mohammeddu e Hammadi ormai sono diventati grandi, frequentano la scuola e sembrano godere dell’amore e delle attenzioni della famiglia e della comunità. Mohammeddu è famoso nella sua wilaya per il suo carattere estroverso e la sua attitudine ballerina. Hammadi si conferma una mente creativa e puntigliosa sempre alle prese con collage e costruzioni fantasiose. Anche Enzaha ormai è una bellissima signorina che aiuta la famiglia nelle faccende di casa, indossa gli occhiali e la melfa (tradizionale abito femminile). Il piccolo grande Addad (famoso in Italia per la sua somiglianza con l’attore Vin Diesel) vive coperto dalle attenzioni della famiglia e ritornerà in Italia per seguire una rieducazione motoria che gli possa permettere di camminare in posizione eretta (come si dice da queste parti: “inshallah”).

Oltre a questi, il gruppo incontra Hyeba, Brahim e Lehbib e i due nuovi ospiti: El-Ghalia (osteosarcoma femorale) e Abdallahi (infiammazione tendinea la cui natura è da verificare). In questi emozionanti incontri non si parla la stessa lingua ma si riesce a comunicare un po’ in spagnolo e grazie alle traduzioni dall’hassania (dialetto arabo). Non mancano gli scambi di doni e i momenti di convivialità con riso, cuscus, carne di cammello e di pollo, latte di capra e ovviamente innumerevoli giri di thè.

Incontro con i ragazzi della Scuola speciale Wilaya di Bujdour
A testimoniare la volontà di scambio e confronto, il 22 febbraio i bambini saharawi hanno effettuato un collegamento skype con l’Italia dove si svolgeva la tradizionale pentolaccia organizzata dalla stessa associazione insieme ai bimbi e le famiglie di Tricase.

Per una maggiore comprensione della realtà sanitaria dei campi, i giovani volontari visitano anche le strutture ospedaliere di Rabouni (Centro Amministrativo della Repubblica Araba Democratica Saharawi), di Smara e di Bol-la dove vengono consegnati i farmaci e i camici raccolti appositamente in Italia e le tavole anatomiche donate dalla famiglia Bello.

Il gruppo ha contribuito ai preparativi per l’inaugurazione del nuovo centro di fisioterapia di Smara costruito da Rio De Oro onlus attraverso una strategia che Rossana Berini ha consolidato nel tempo: formazione delle maestranze saharawi da parte di esperti muratori italiani e grande attenzione ai dettagli di funzionalità ed estetica. In questo modo sono state attivate realtà sanitarie ed educative di grande qualità sia nella struttura che nel loro funzionamento. Interventi specifici, qualitativi e misurati al contesto, esempi di cooperazione virtuosa che diventano il modello che le associazioni salentine seguiranno per intraprendere nuove azioni a sostegno del popolo del deserto.

Incontro con l'artista Mariem Hassan e la ballerina Vadie Chein
Parallelamente è stata definita la seconda edizione del progetto Desert Session, la residenza musicale che coinvolge musicisti italiani e musicisti saharawi che si svolgerà nel Capo di Leuca a cavallo tra Luglio e Agosto. Il progetto accoglierà 3 musicisti professionisti (i nomi verranno comunicati presto sul sito dell’associazione) che effettueranno dei workshop sulle tradizioni haul (la musica saharawi). Nel deserto il gruppo dell’ass. Zig ha avuto modo di incontrare la grande cantante Mariem Hassan ospite ad Alessano per la prima edizione del progetto. Mariem vive in Spagna ed è affetta da una grave malattia ma non riesce a stare lontana dalla jaima di Smara dove torna abitualmente per incontrare sua madre e la sua famiglia, prendere il thè e raccontare le storie e i ricordi dei tempi passati. Insieme a lei, la sua storica amica e compagna di vita: l’energica ballerina Vadie Chein.

Sempre in seno ai progetti di scambio culturale l’ass. incontra i partner: l’inglese Sandblast, il musicista Brahim Maguey, Gabriel Flores responsabile della Scuola Nazionale di Musica Saharawi, Manuel Dominguez della label Nubenegra e partecipa alla Conferenza Nazionale di Cultura organizzata nella wilaya di Smara dal Ministero della cultura.

La conferenza ha visto la presenza di tutte le realtà locali e internazionali che operano nel settore. Un evento difficile da amministrare a causa delle problematiche di metodo e comunicazione interculturale, dalla traduzione alla modalità e alla tempistica degli interventi, ma è decisamente da apprezzare la volontà e lo sforzo verso il coordinamento di un settore che rappresenta la vera chiave della lotta pacifista che i Saharawi conducono verso l’affermazione dei propri diritti identitari e territoriali.

Partecipazione alla Sahara Marathon 2015
Grazie alla presenza di Alberto, è stato realizzato un incontro con la scuola speciale della wilaya di Bujdour in cui sono state suggerite alcune pratiche ludiche e terapeutiche legate alle potenzialità del suono, della manualità e della motricità. Un momento di grande emozione insieme ai bellissimi ragazzi della scuola: Gidellu (sordomuto), Barekallah (ritardo), N’ghia (problemi ai piedi), Hadika (sindrome down) … e le nostre vecchie conoscenze Mohammeddu, Hammadi, Budda, Bomba.

Entrambe le associazioni hanno partecipato alla parata nazionale del 27 Febbraio e alla famosa manifestazione sportiva e culturale “Sahara Marathon 2015” mostrando una bandiera in rappresentanza degli enti e delle associazioni salentine vicine al popolo saharawi e percorrendo la corsa in versione ballerina nella simpatica veste di una caffettiera e di una teira, simboli un rituale di convivialità che in Italia come nei saharawi rappresenta la base delle relazioni umane e del rapporto tra l’uomo e il tempo, una pratica di evasione in cui ci si scambiano informazioni e notizie con i parenti e i vicini di casa, un momento amaro e dolce che ci aiuta a condividere e affrontare le difficoltà che la vita ci riserva.

Dopo un falò nel deserto scandito dal ritmo ipnotico della pizzica e del haul, una bella scorpacciata di spiedini di cammello e i viaggiatori fanno ritorno in Italia mettendosi a lavoro sui progetti in corso e cercando di mettere a fuoco le idee e le suggestioni del viaggio per trasformarle in nuove stupende esperienze.

Vi invitiamo a seguire i nuovi sviluppi che ci condurranno verso un’estate piena di emozioni, chitarre e giri di thè!

Info:
www.facebook.com/tregiridite
zig-organization.tumblr.com
www.facebook.com/desertsessionpuglia

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