I parassiti intestinali nei cani e nei gatti

a cura del Medico Veterinario  Zhulieta Petrova - I parassiti intestinali nel cane e nel gatto sono i vermi tondi (nematodi ): toxocara canis, toxocara cati, toxascaris  leonina, ancylostoma tubaeforme, ancylostoma caninum, trichuris vulpis; i vermi piatti ( cestodi): dipilidium caninum, taenia spp., echinococcus spp., mesocestoides spp., ma come parassiti intestinali si possono trovare anche i coccidi e la giardia.

Spesso i proprietari degli animali sottovalutano la sverminazione, ma la presenza dei parassiti intestinali puo’ essere abbastanza pericolosa per la salute del loro animale domestico.
la prima sverminazione nel cucciolo si effettua a 31- 35 giorni di eta’. La presenza degli ascaridi e’la piu’ frequente. Per la sverminazione si possono utilizzare prodotti come Pralen in gocce o Drontal cucciolo.

Il vermifugo colpisce le forme adulte dei parassiti e non le uova, per cui la seconda sverminazione va eseguita a distanza 2 settimane dalla prima per poter eliminare le nuove forme adulte. Dopo la seconda sverminazione al veterinario va portato un campione di feci per controllo. Nei casi di una infestazione massiva si potrebbe fare anche una terza sverminazione.

La sverminazione non si fa solo nei cuccioli; e’ importante che il proprietario prosegua con la sverminazione regolare del suo animale ogni 6 mesi e la puo’ fare con prodotti come Milbemax per cani e per gatti, Drontal  maxi o Canitel per i cani. Spesso la presenza dei parassiti intestinali e’ collegata con  sintomi come diarrea e vomito. La sintomatologia diarroica  che dura piu’ di 2 giorni prevede analisi delle feci dal veterinario. la  presenza dei parassiti intestinali nelle forme di gastroenteriti virali (da parvovirus, coronavirus e etc.) potrebbe peggiorare molto il quadro clinico della malattia.

Ultimamente si e’ diffusa la presenza di un piccolo parassita intestinale, la giardia, sia nei cani che nei gatti che non e’ facilmente diagnosticabile con un semplice esame delle feci sotto microscopio perche’ molto piccolo e difficile da visualizzare. In questo caso rimane indispensabile  lo snap test di giardia che in pochi minuti da la risposta.

Il primo sintomo e’ la diarrea liquida o cremosa, talvolta anche emorragica, e spesso accompagnata anche da vomito e disappetenza. E’ importante scoprire il parassita prima possibile  perche e’ contagioso tramite le feci anche per gli esseri umani. il trattamento di giardia e’ lungo, poiche’ come parassita e’ abbastanza persistente; di solito la cura si fa con Stomorgyl compresse dosate in base al peso del paziente per 20 giorni o solo per i cani con Panacur per 5 giorni consecutivi.

In tutti i casi sopracitati non sempre i proprietari si accorgono della presenza dei parassiti intestinali e spesso capita di vederli muoversi nelle feci o nel vomito dell’animale. In questo caso, ai fini diagnostici, è importante conservarne un campione o descriverlo accuratamente al nostro veterinario, che potrà, con tutti i dati alla mano, individuare la cura più adatta nel debellare il parassita.

Prima di sottoporre il cane ad un qualsiasi trattamento, infatti, è fondamentale sapere da quale verme è stato infestato; certi vermifughi a tal proposito sono specifici per gli ascaridi ma non per la tenia e viceversa mentre ne esistono anche di polivalenti.

E’ opportuno, pertanto, dopo la diagnosi, stabilire in accordo con il proprio vetereniario, un calendario di sverminazione che, oltre a dover guarire il cane dal parassita dovrà essere protratto nel tempo per far si che la prevenzione diventi l’unica arma di difesa: sverminare le femmine gestanti due o tre giorni prima della monta, da dieci a quindici giorni prima del parto e da quindi a venti giorni dopo il parto più ogni quindici giorni per tutto il tempo dell’allattamento.

Altra buona prevenzione può essere quella di impedire al nostro cane di leccare o ingerire ciò che trovano a terra, soprattutto feci di altri animali e non somministrare cibi crudi: ricordiamolo sempre, la profilassi assume un ruolo determinante anche nei riguardi della salute umana.

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