Inaugurato il Museo civico archeologico di San Paolo Civitate, Vendola e Barbanente: “Importante testimonianza”

FOGGIA - “L’inaugurazione del museo archeologico di San Paolo di Civitate costituisce un’importante testimonianza dell’azione condotta dalla Regione Puglia nel campo dei beni culturali in questo decennio e rappresenta un esempio di buona politica, oltre che un primato assoluto”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando l’inaugurazione del Museo civico Archeologico di San Paolo Civitate, in provincia di Foggia, svoltasi qualche giorno fa alla presenza degli organi centrali e territoriali del Mibact e della Vice presidente, assessore ai beni culturali, Angela Barbanente e del Responsabile POIN della Regione Puglia, Francesco Palumbo. Il Museo civico Archeologico è stato completato e potenziato con risorse POIn Attrattori culturali – Fesr 2007-2013.

“Siamo molto orgogliosi della restituzione del Museo Archeologico alla comunità di San Paolo Civitate – hanno spiegato Vendola e Barbanente – e lo siamo per diverse ragioni. Prima fra tutte perché un museo riconsegnato alla comunità territoriale, affinché i cittadini possano fruirne attraverso servizi qualificati e innovativi, ed all’interno di strutture adeguate agli standard di qualità e sicurezza, è la più significativa attestazione dell’efficacia di una programmazione regionale che è riuscita a finanziare ben 99 progetti di potenziamento di istituti di cultura, grazie alla capacità di cogliere ogni opportunità di finanziamento, compresa quella non facile del POIn Attrattori culturali”.

“Il Museo Archeologico poi – hanno aggiunto Vendola e Barbanente -  rappresenta un primato assoluto per l’intero programma POIn: questo intervento, assieme a quello di recupero e valorizzazione della Torre piccola e del Castello Principi di Gallone del Comune di Tricase (anch’essi proposti dalla Regione ndr), sono i primi a essere stati conclusi tra gli 84 progetti finanziati alle quattro Regioni convergenza aderenti al programma”.

Per Vendola e Barbanente inoltre, la specificità e la grandezza di questo intervento di piccole dimensioni finanziarie realizzato da una amministrazione locale per il recupero di una parte del patrimonio culturale della Puglia, “costituisce il fulcro della capacità della Regione di spendere bene e velocemente i fondi comunitari, tanto da raggiungere livelli di certificazioni paragonabili solo a quelli delle Regioni italiane più virtuose”.

"E infine – hanno concluso Vendola e Barbanente - i risultati conseguiti dalla Regione, anche in questo caso, sono frutto di una visione lungimirante che, attraverso il recupero della funzione trasversale svolta dalla cultura per la rigenerazione urbana, l’occupabilità, lo sviluppo di creatività e di processi innovativi, riempie di significato nuovo il patrimonio culturale a vantaggio non solo dell’attrattività turistica, ma anche della crescita culturale delle popolazioni residenti, sostenendo cos’ lo sviluppo locale e l’inclusione sociale”.

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