Italicum: a Montecitorio nasce l'antifascismo renziano

di Nicola Zuccaro - Alla vigilia del voto delle prime tre fiducie che il governo porrà sulla riforma della legge elettorale (le due restanti saranno votate giovedì mentre la prima nel pomeriggio di mercoledì 29 aprile) e coincidente con il 70° Anniversario della fucilazione in quel di Dongo prima e dell'esposizione poi, in Piazzale Loreto, del corpo di Benito Mussolini, lo strano scherzo del destino legato ai corsi e ricorsi storici di vichiana appartenenza, ha riportato la parola "Fascismo" nel vocabolario parlamentare.

In quel "No al Fascismo Renziano" gridato da Renato Brunetta (Forza Italia) è racchiuso, sia pure con una matrice diversa da quella Mussoliniana oltre al "Fascisti!" gridato dai Grillini, il riferimento a quei giorni di fine aprile del 1945. Ma se al grido di dolore esternato da Forza Italia e dal Movimento 5 Stelle segue anche il lancio dei crisantemi dai banchi di Sel, allora ci sarebbero (il condizionale è obbligatorio per le cautele imposte dagli sviluppi legati alla nuova legge elettorale) i presupposti per scrivere che a Montecitorio è nato il 28 aprile 2015 l'Antifascismo renziano.

Un movimento che potrebbe prevalere se, come indicato nel suo tweet pomeridiano da Matteo Renzi, la Camera avrà il coraggio di mandarlo a casa, votandogli la sfiducia. E, parafrasando un celebre motivo musicale non resterebbe che cantare: "Se volete chiamatale elezioni anticipate". Per il bene degli italiani.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto