"Vidua Vidue" 2015: presentati gli eventi in programma in vista della rievocazione

BARI - L’edizione 2015 della festa medievale della “Vidua Vidue”, è stata presentata questa mattina a Palazzo di Città nel corso di una conferenza stampa. Come è noto dopo 46 anni di assenza la “Vidua Vidue”, tradizionale festa celebrativa della liberazione di Bari dall’assedio saraceno nell’anno 1002, è stata ripristinata nel 2014 grazie al coinvolgimento di una ventina di soggetti promotori, con l’obiettivo di recuperare la memoria di una festa popolare scomparsa dal 1968.

Quest’anno, dopo il successo registrato nella passata edizione, la “Vidua Vidua” torna il 16, 17 e 18 ottobre prossimi, proponendo da aprile a settembre un ricco calendario di appuntamenti in vista dell’evento clou.

“La nostra amministrazione - ha dichiarato l’assessore alle Culture e al Turismo Silvio Maselli - ha sempre perseguito l’obiettivo di intavolare un discorso sulla città, recuperandola alla sua identità più profonda, che è certamente nicolaiana, ma ancora di più medievale. Bari è un borgo marinaro cresciuto all’alba del medioevo, sviluppandosi sia nell’entroterra che verso il mare: prima ha conquistato, poi è stata conquistata da altri popoli, modificando e arricchendo in tal modo la propria identità che, come tutte le città di mare, si presenta essenzialmente come identità mutevole. Una caratteristica, questa, che spesso sfugge ai contemporanei. Per questo si avverte forte la necessità di “congelare” il tempo, e raccontare le nostre origini. E spesso i baresi si rivelano inconsapevoli della grande storia alla quale sono appartenuti. Per questo Bari è felice di accogliere il ritorno della “Vidua Vidue”, manifestazione che ormai ha assunto la dignità di un festival, capace di ampliarsi e di strutturarsi grazie all’apporto di numerosi partner, attraverso una serie di iniziative che partono già questo mese, che integrano e migliorano l’offerta culturale della città proprio nel periodo nicolaiano del maggio barese”.

La manifestazione - ha continuato Paola Di Marzo, presidente dell’associazione “La Vidua Vidue” - si inserisce perfettamente in questo contesto, cioè l’affermazione dell’identità cittadina e il ritrovamento di luoghi, spazi ed eventi che ricostruiscono la storia di Bari in quell’anno Mille che si è rivelato fondamentale nello sviluppo di quell’identità che ancora oggi ci appartiene. La Vidua Vidue è composta non solo da persone ma da associazioni, fondazioni, cooperative che coprono molteplici interessi: dal teatro alla musica, dalla storia dell’arte al cinema, passando per le scuole. Una macchina complessa, che però ha saputo mettersi in moto spontaneamente per assicurare la realizzazione di un evento dal fortissimo sapore identitario. Siamo cresciuti a tal punto, rispetto allo scorso anno, che la durata della manifestazione è passata da un giorno e mezzo a tre giorni. L’impianto è simile a quello della scorsa edizione, ma si sono moltiplicati gli eventi, ed è cambiato il tema portante: nel 2014, alla prima edizione, abbiamo festeggiato il ritorno della festa dopo una lunga assenza; quest’anno promuoveremo invece il tema della multietnicità della città di Bari: la Bari dell’anno Mille va immaginata infatti come un grande porto che accoglieva popoli, religioni, culture, persino i nemici, in un periodo realmente interculturale. Con una novità importante: la partecipazione della didattica, delle scuole, protagoniste della festa grazie al contributo dell’associazione, Città dei bimbi”.

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