Bari, applausi solo per la primavera. Vittoria e fischi per la prima squadra…

di Davide Abrescia - Cosa si potrebbe salvare in questo sciagurato campionato? E’ la domanda che si saranno posti tutti i tifosi baresi, la risposta è: la primavera di Corrado Urbano. Una delle poche componenti a funzionare nel nuovo progetto, gli uomini di Urbano con la vittoria di ieri contro l’Avellino(ore 15.00) volano alle final eight.

Il giusto tributo li è stato concesso all’intervallo di Bari- Brescia sotto la curva nord, che quest’oggi ha riservato applausi solo per loro. Discorso diverso per i ‘grandi’ del Bari, è stata sempre vittoria, ma una vittoria agrodolce. Tre punti dal sapore amaro, conditi da tanti fischi e dalla contestazione della Nord che quest’oggi ha decretato così il fallimento stagionale:  "Aspettative disattese? Avanziamo le nostre pretese. Via i colpevoli per il mancato obiettivo. La nostra piazza merita il massimo risultato". Il messaggio lanciato è chiaro, il pubblico di Bari non desidera rivedere con i colori biancorossi molti protagonisti di questa stagione.

La protesta, però, non era rivolta solo ai giocatori ma anche ai dirigenti biancorossi. A finire sotto l’occhio del ciclone è Stefano Antonelli, il ds biancorosso, accusato di non esser riuscito nell’intento di rinforzare la rosa e di non aver tenuto compatto lo spogliatoio, non è voluto dalla piazza. Ora toccherà alla società sondare gli umori della piazza ed agire per il proprio bene, senza farsi condizionare. Ma non solo il direttore sportivo, bersaglio di critica nel match di ieri anche Davide Nicola.

L’allenatore ex Livorno, confermato da Gianluca Paparesta, non è entrato nelle grazie dei tifosi baresi, ora l’obbiettivo di mister Nicola, come già affermato nel post- gara, è quello di riconquistare i tifosi per sognare in grande l’anno prossimo: "I tifosi? Li riconquisteremo. Si aspettavano di più perchè gli era stato promesso di più. Io credo che lavorando con costanza ed ottenendo risultati, oltre che mostrare che siamo persone vere la gente ci apprezzerà. Non ritengo i fischi una mancanza di rispetto. Evidentemente non condividono determinate cose. Hanno esposto civilmente uno striscione di dissenso. Hanno detto tutto quello che avevano da dire. Io sono stato chiaro nella conferenza prepartita. E non ho altro da aggiungere".

La mission di questa società ora è ben più difficile di quella di un anno fa, ora c’è da riconquistare una piazza, non con promesse, false speranze e fumo negli occhi ma con i fatti e con la sostanza. Serve garanzia, usato sicuro in cadetteria e gente con fame di vittoria. Ciò che in Serie B fa la differenza è la fame di vittoria e l’organizzazione, il Carpi ed il Frosinone ne sono la lampante dimostrazione, in due anni entrambe le squadre hanno fatto il doppio- salto di categoria. A dispetto di chi quest’estate ha voluto smantellare e ricostruire, ed oggi è costretto ad assistere ad uno stadio mezzo vuoto e ad un congedo brutto ed anonimo.

Fischi e contestazione per una squadra che saluta il suo pubblico con una vittoria contro il già retrocesso Brescia, niente di eccezionale. La partita di oggi è da annoverare solo negli almanacchi, si chiudono i battenti al San Nicola con un Bari che esce a testa bassa in uno scenario che dopo 12 mesi sembra completamente dismesso. Riprovaci ancora, tentativo fallito…FC BARI 1908.

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