Buona Scuola: passa art.1. “Discutiamo nel merito”
Via libera della Camera all'attuazione dell'autonomia della scuola. L'Aula ha approvato l'articolo 1 del provvedimento e sono previsti voti per l'intera giornata e riprenderanno lunedì. Sono 750 gli emendamenti presentati. Il voto finale sarà mercoledì. Plaude il ministro Giannini.
Il premier Renzi si dice "pronto a discutere nel merito di tutto, con tutti, dalla scuola alla P.A.". Ed è così che il presidente del Consiglio, nel giorno in cui in Aula alla Camera passa il primo articolo della riforma della scuola, avverte che "dopo aver discusso, si decide" perche' "l'Italia non puo' piu' perdere tempo".
Su un punto, proprio quanto alla riforma della scuola, il presidente del Consiglio non transige: "Non valutare, e trattare tutti gli insegnanti allo stesso modo per me e' un errore" e allora "gli stipendi non si toccano, ma se ci sono soldi in piu' devono andare a chi lo merita".
Altro nodo e' quello delle assunzioni. "In passato - ribadisce Renzi - si e' giocato troppo sulla pelle dei precari della scuola. Quelli delle Gae noi li assumiamo.
Quelli che hanno fatto i corsi di abilitazione ti dicono che vogliono entrare: per queste persone noi pensiamo a una forma concursuale. Saranno 160mila persone nei prossimi anni ad essere assunti. Centomila quest'anno e sessantamila con i concorsi dei prossimi anni". Ma il passaggio centrale in proposito e' questo: "Fate le assunzioni e poi vediamo: questo e' un meccanismo sbagliato perche' trasformerebbe la questione dei precari in un grande ammortizzatore sociale della scuola".
Il premier Renzi si dice "pronto a discutere nel merito di tutto, con tutti, dalla scuola alla P.A.". Ed è così che il presidente del Consiglio, nel giorno in cui in Aula alla Camera passa il primo articolo della riforma della scuola, avverte che "dopo aver discusso, si decide" perche' "l'Italia non puo' piu' perdere tempo".
Su un punto, proprio quanto alla riforma della scuola, il presidente del Consiglio non transige: "Non valutare, e trattare tutti gli insegnanti allo stesso modo per me e' un errore" e allora "gli stipendi non si toccano, ma se ci sono soldi in piu' devono andare a chi lo merita".
Altro nodo e' quello delle assunzioni. "In passato - ribadisce Renzi - si e' giocato troppo sulla pelle dei precari della scuola. Quelli delle Gae noi li assumiamo.
Quelli che hanno fatto i corsi di abilitazione ti dicono che vogliono entrare: per queste persone noi pensiamo a una forma concursuale. Saranno 160mila persone nei prossimi anni ad essere assunti. Centomila quest'anno e sessantamila con i concorsi dei prossimi anni". Ma il passaggio centrale in proposito e' questo: "Fate le assunzioni e poi vediamo: questo e' un meccanismo sbagliato perche' trasformerebbe la questione dei precari in un grande ammortizzatore sociale della scuola".