Il calcio pugliese è alla ricerca di un compratore
di Nicola Zuccaro - Pur concentrate sulle residue speranze per l'accesso ai play off, i club del calcio pugliese volgono già lo sguardo al proprio futuro societario. In questi giorni, espressioni quali autogestione e cambio di proprietà occupano frequentemente le pagine
dei quotidiani e dei telegiornali, tanto da tenere in ansia quei pochi tifosi interessati alle vicissitudini della propria squadra del cuore. E' il caso del Bari che a quasi 1 anno di distanza dal passaggio di proprietà, avvenuto dai Matarrese ai Paparesta con di mezzo una
curatela fallimentare, faticando nel trovare una solida compagine societaria sarà costretta a ripiegare sull'autogestione.
Più marcata, in termini di cambio, la situazione del Lecce. Secondo alcune anticipazioni giornalistiche, patron Tesoro sarebbe disposto a cedere il pacchetto di maggioranza del club giallorosso al "doriano" Ferrero, attuale proprietario della Sampdoria. E, restando nell'interno della Puglia, non se la passano bene Foggia e Barletta. Nelle ultime ore, l'interessamento di un tale Dell'Erba nei riguardi dei Satanelli è da considerare una delle tante possibilità per riaccendere l'entusiasmo dei tempi andati ma, gli attuali quadri tecnici, con De Zerbi in testa chiedono delle garanzie certe per il futuro. A Barletta, invece, è in atto una svolta societaria destinata a far discutere anche in ambito nazionale per la possibile unione fra una imprenditori e azionariato popolare ; quest'ultimo composto dai tifosi biancorossi.
Non sono da meno le instabilità societarie del Taranto e del Brindisi. Nella Città dei 2 Mari, all'indomani dell'ultimatum che scadrà domenica 24 maggio - in occasione della prima gara dei play off allo Iacovone - patron Campitiello lamenta la vulnerabilità della tifoseria rossoblù nella frequenza dello stadio, paventando l'eventuale passaggio del testimone e la non automatica presentazione della domanda di ripescaggio. Situazione ancor più critica nel Basso Adriatico con il Brindisi che, protagonista di un improvviso abbandono da parte di un cospicuo numero di tesserati, è costretto a cercare con il lanternino il nuovo proprietario dopo l'uscita di Antonio Flora.
Sarà la perdurante recessione economica che non ha risparmiato la Puglia, sarà per l'assenza di una classe imprenditoriale solida e al tempo stesso affidabile, che il calcio pugliese rischia di dover essere impegnato, perennemente, nella ricerca di un compratore.
Più marcata, in termini di cambio, la situazione del Lecce. Secondo alcune anticipazioni giornalistiche, patron Tesoro sarebbe disposto a cedere il pacchetto di maggioranza del club giallorosso al "doriano" Ferrero, attuale proprietario della Sampdoria. E, restando nell'interno della Puglia, non se la passano bene Foggia e Barletta. Nelle ultime ore, l'interessamento di un tale Dell'Erba nei riguardi dei Satanelli è da considerare una delle tante possibilità per riaccendere l'entusiasmo dei tempi andati ma, gli attuali quadri tecnici, con De Zerbi in testa chiedono delle garanzie certe per il futuro. A Barletta, invece, è in atto una svolta societaria destinata a far discutere anche in ambito nazionale per la possibile unione fra una imprenditori e azionariato popolare ; quest'ultimo composto dai tifosi biancorossi.
Non sono da meno le instabilità societarie del Taranto e del Brindisi. Nella Città dei 2 Mari, all'indomani dell'ultimatum che scadrà domenica 24 maggio - in occasione della prima gara dei play off allo Iacovone - patron Campitiello lamenta la vulnerabilità della tifoseria rossoblù nella frequenza dello stadio, paventando l'eventuale passaggio del testimone e la non automatica presentazione della domanda di ripescaggio. Situazione ancor più critica nel Basso Adriatico con il Brindisi che, protagonista di un improvviso abbandono da parte di un cospicuo numero di tesserati, è costretto a cercare con il lanternino il nuovo proprietario dopo l'uscita di Antonio Flora.
Sarà la perdurante recessione economica che non ha risparmiato la Puglia, sarà per l'assenza di una classe imprenditoriale solida e al tempo stesso affidabile, che il calcio pugliese rischia di dover essere impegnato, perennemente, nella ricerca di un compratore.
