Alfano, “smantellare i campi rom”
ROMA - "Occorre smantellare i campi Rom". Lo scrive il ministro dell'Interno Angelino Alfano in un tweet dopo la riunione con i sindaci al Viminale.
"Superare i campi rom significa superare quelli esistenti per avere soluzioni più civili, nessuno ha in mente le ruspe di Salvini". Così il presidente dell'Anci, Piero Fassino, dopo l'intesa al Viminale con il ministro Alfano. Il governo, ha aggiunto, "creerà un fondo apposito sulla base del quale Comuni e Prefetture faranno gli interventi".
Nei prossimi giorni, intanto, è previsto un incontro di Regioni ed Anci con il premier Renzi, prima del vertice europeo del 25 e 26 giugno. Sono alcuni numeri a dare l'idea dello squilibrio che attualmente si registra nell'ospitalità delle persone sbarcate (170mila nel 2014 e 58.659 ad oggi nel 2015).
"Superare i campi rom significa superare quelli esistenti per avere soluzioni più civili, nessuno ha in mente le ruspe di Salvini". Così il presidente dell'Anci, Piero Fassino, dopo l'intesa al Viminale con il ministro Alfano. Il governo, ha aggiunto, "creerà un fondo apposito sulla base del quale Comuni e Prefetture faranno gli interventi".
Nei prossimi giorni, intanto, è previsto un incontro di Regioni ed Anci con il premier Renzi, prima del vertice europeo del 25 e 26 giugno. Sono alcuni numeri a dare l'idea dello squilibrio che attualmente si registra nell'ospitalità delle persone sbarcate (170mila nel 2014 e 58.659 ad oggi nel 2015).
LE POSSIBILI SOLUZIONI - Un hub (un centro di prima accoglienza) in ogni regione, deroghe al patto di stabilità per i Comuni che accolgono migranti, rafforzamento dello Sprar (il Sistema di accoglienza per richiedenti asilo), accelerazione delle procedure di valutazione dell'asilo, riequilibrio delle presenze degli stranieri ospitati su tutto il territorio nazionale (78mila). Su quest'ultimo punto, c'è stata una spaccatura oggi al Viminale nel corso dell'incontro tra il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, i presidenti delle Regioni e l'Anci. Sono stati i governatori di Veneto e Liguria (era assente il governatore lombardo Roberto Maroni, che è tuttavia sulla stessa posizione) a dire no a nuovi arrivi di migranti nelle proprie regioni. Il piano di redistribuzione del Viminale comunque proseguirà.