Crac Divina Provvidenza: scena muta delle suore
TRANI - Si sono avvalse della facoltà di non rispondere dinanzi al gip di Trani, nell'interrogatorio di garanzia, le due suore agli arresti domiciliari per l'inchiesta sul crac da 500 milioni di euro della Casa di cura Divina Provvidenza. Per le precarie condizioni di salute delle sorelle, l'interrogatorio si è svolto a Bisceglie, nella sede della Congregazione. Le suore hanno consegnato memorie con documenti in cui sostengono l'estraneità alla vicenda.
