Laricchia: "No al rendiconto 2014. Bacchettate dalla Corte dei Conti"

di Redazione - Intervento di Antonella Laricchia consigliere regionale del M5S in merito al Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2014.
“Il rendiconto 2014 rivela un modus operandi, che la Corte dei Conti evidenzia nella relazione alla sua parifica, sottolineando più volte: la Regione Puglia non sa pianificare, tanto è vero che non produce né un Dap (documento annuale di programmazione) né un PSR triennale (piano di sviluppo regionale); il patto di stabilità regionale interno viene sì rispettato, ma durante solo l’ultimo trimestre e non con un trend costante.

La regione Puglia come l’Italia dei vecchi partiti, non sa programmare, agisce per emergenza, spalma i debiti, cambia creditore, riesce a chiudere i suoi bilanci in attivo ma non dà ai pugliesi nessuna programmazione né in sanità né in agricoltura, né nella programmazione comunitaria, né in altri tipi di investimenti.

Spiacevole è stato notare che nel 2014 si registra un aumento delle entrate dovute alle ecotasse comunali. Questo significa la raccolta differenziata ancora arranca, e oltretutto non è neppure la piùimportante della strategia che ci suggerisce l’Unione Europea: dobbiamo imparare e a incentivare la riduzione a monte del rifiuto e del riuso dello stesso.

E veniamo alla sanità. Nel 2014 la Puglia impiega l’83% delle sue entrare per finanziare il Servizio Sanitario Regionale. Con il piano di rientro del 2010, attivate le azioni di contenimento della spesa si è sì chiuso per tre anni in positivo il bilancio sanitario ma si è smantellato il modello organizzativo, precipitati al penultimo posto nella classifica dei Lea.

Parliamo di salute e non di sanità anche per affrontare meglio la questione dell’aumento registrato dei consumi e quindi dei farmaci ospedalieri. La regione Puglia ha sforato il tetto di spesa complessivo per la spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera.

Il sistema sanitario regionale risulta indebitato per più di un quarto dalle anticipazioni di liquidità per debiti delle strutture sanitarie attivate nell’esercizio 2013-2014.

Abbiamo letto con tristezza nella relazione al bilancio, che l’Assessore ha denunciato una necessità “non più rinviabile” di individuare un piano di investimenti con risorse nazionali. Ma il governo del Pd nazionale sta pianificando dei tagli agli enti a partire dal 2015 di oltre 2 miliardi di euro, per arrivare al 2017 con 10 miliardi. Il governo lo chiama “risparmio”. La sua maggioranza a livello regionale lo vivrà come un freno ad una necessità non più rinviabile. Il nostro Movimento sia a Roma che a Bari lo chiama macelleria sociale.

Noi voteremo contro questo rendiconto 2014 perché a preoccuparci sono più cose: le osservazioni della Corte dei Conti; tra il rendiconto 2013 e quello 2014 c’è una piccola variazione di previsione ma una grande variazione di accertamenti; ci preoccupa il fatto che anche se le partecipate che hanno chiuso i bilanci 2014 li hanno chiusi con degli utili, questi utili sono inferiori a quelli dell’anno scorso (InnovaPuglia passa da 108.000 del 2013 a 17.300 del 2014; Puglia Sviluppo ha chiuso con degli utili pari ad un terzo di quelli dell’anno scorso); ci preoccupa il fatto che i pagamenti per le partecipate sono più del doppio degli impegni di spesa.

Questo è il primo rendiconto che ci troviamo ad affrontare come Movimento 5 Stelle, lo abbiamo studiato approfonditamente e così faremo con tutti gli altri, anche se il nostro lavoro viene contrastato e rallentato dalle difficoltà in cui i vecchi partiti ci hanno messo, consegnandoci prima una legge regionale monca di un disciplinare per l’assunzione del personale dello staff e poi oggi, quando preferiscono bisticciare piuttosto che mettere da parte le loro problematiche più personali, di pressioni varie,invece di scegliere di non condannare i Gruppi ad una paralisi di mesi.

Importante è questo richiamo al disciplinare per i gruppi perché alla Corte dei Conti, per il secondo anno di seguito, non viene consegnato né il rendiconto del Consiglio regionale con quello dei Gruppi in allegato. Ci piacerebbe sapere come mai e soprattutto sapere che non accadrà mai più.”

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