Aeroporti pugliesi: il traffico internazionale traina la crescita

BARI - I dati di agosto evidenziano in maniera chiara la trasformazione che sta interessando la tipologia del traffico passeggeri negli aeroporti di Bari e Brindisi e che nel mese scorso ha fatto registrare una sostanziale parità fra traffico internazionale e traffico nazionale, anche se in forma più o meno accentuata tra i due aeroporti.

Sul Karol Wojtyla di Bari, infatti, Il traffico internazionale ha inciso per circa il 47% sul totale dei passeggeri in arrivo e partenza, percentuale che si attesta al 31,1% su Brindisi e al 41,1% su base regionale. Queste percentuali, tuttavia, non tengono conto di quella quota parte del traffico nazionale, stimata in circa il 10%, riconducibile a passeggeri che utilizzano altri aeroporti italiani –Roma Fiumicino e Milano Linate su tutti - per transitare verso altre destinazioni oltre confine. Ciò non è il frutto di fortunate circostanze ma poggia su solide basi rappresentate dall’attività attuata in accordo con l’Amministrazione Regionale che oltre allo sviluppo infrastrutturale e dell’intermodalità ha puntato con decisione allo sviluppo del traffico (apertura tratte su primari hub internazionali, collegamenti point to point, accordi con i principali vettori, sia tradizionali sia low cost), con particolare attenzione alla parte internazionale come elemento caratterizzante di tale strategia.

Ci troviamo quindi in presenza di dati significativi che rendono netta l’idea dell’evoluzione che in questi anni ha visto la rete aeroportuale pugliese quale fattore trainante della crescita che la Puglia ha registrato in campo economico e sociale, grazie anche alla migliorata accessibilità aerea garantita da collegamenti stabili con hub strategici (Monaco, Zurigo, Istanbul, Londra) operati da primari vettori i cui network consentono ai pugliesi, e a quanti raggiungono la Puglia, di connettersi a un numero altissimo di destinazioni.

Questo positivo trend del traffico aereo va messo sul miglioramento di alcuni indicatori economici – numero di occupati e crescita del PIL – resi noti nei giorni scorsi da organismi statistici istituzionali e da organizzazioni imprenditoriali che hanno collocato la Puglia tra le regioni più virtuose del nostro Paese. L’eccellente performance economica della Puglia, che vede tra i comparti con i migliori indici di crescita quello turistico e quello dell’aerospazio, beneficia anche delle azioni avviate da Aeroporti di Puglia, e degli ottimi risultati conseguiti dalla nostra rete aeroportuale sul piano del consolidamento e sviluppo del traffico e dell’innovativa progettualità in campo industriale e scientifico sull’aeroporto di Grottaglie. La rete aeroportuale pugliese, quindi, rappresenta sempre più un elemento fondamentale e irrinunciabile per la crescita della nostra regione; se è vero, infatti, che l’industria turistica regionale grazie alla migliorata accessibilità aerea ha potuto superare quel gap che in passato ne aveva frenato lo sviluppo, è altrettanto vero che di ciò hanno beneficiato anche altri settori, industria e PMI su tutti, che ora possono affacciarsi in maniera più agevole su mercati internazionali sino a qualche anno fa raggiungibili con estrema difficoltà.

Nello scorso mese di agosto, l’incremento registrato è stato del 5% su Bari, con 398.097 passeggeri nel 2015 contro i 379.343 di agosto dello scorso anno; più alto l’incremento registrato dalla linea internazionale (+20,2%) con 167.408 passeggeri. Per quanto riguarda l’Aeroporto del Salento di Brindisi, invece, la crescita di agosto è stata del 3% (229.218 passeggeri nell’agosto 2014 contro i 236.121 di agosto di quest’anno). Anche per Brindisi ragguardevole il dato riferito alla linea internazionale: i 67.757 passeggeri dello scorso mese (erano stati 57.004 nel 2014) hanno determinato un incremento del 18,9%.