Un super Vettel riporta in pole la Ferrari a Singapore. Sprofondo Mercedes

di Piero Ladisa - "Sì ragazzi! Fantastico lavoro!". Poche parole ma esaustive, con le quali Sebastian Vettel manifesta la propria gioia al termine delle qualifiche del GP di Singapore. Il tedesco, con una prestazione monstre, ha conquistato la prima pole con la tuta rossa della Ferrari. Dall’avvento della tecnologia ibrida, la pole era sempre stata una pratica Mercedes o quanto meno di un team cliente (come la Williams lo scorso anno in Austria). La mancata partenza al palo di una delle due Frecce d’Argento ha del clamoroso, visto il dominio mostrato in pista da due anni a questa parte. La Mercedes ferma così la propria striscia di pole consecutiva a 23, una in meno della Williams che tra il 1992 e il 1993 ne ottenne una in più. Il nuovo corso Marchionne-Arrivabene sta riportando – passo dopo passo – la Ferrari ai risultati che gli competono per storia e tradizione. Dopo aver stoppato il digiuno di vittorie (con Vettel in Malesia nel marzo scorso, poi ripetutosi in Ungheria), ecco la zampata sul giro secco che permette alla scuderia del Cavallino di tornare a dettare legge in qualifica dopo oltre tre anni (l’ultima volta, prima di oggi, con Fernando Alonso nel Gran Premio di Germania del 2012). 

RED BULL OK – Tra le anguste stradine del tracciato cittadino di Marina Bay, oltre alla Ferrari si è messa in luce anche la Red Bull. La scuderia di Milton Keynes è stata l’unica che ha cercato di tenere testa al Cavallino: Daniel Ricciardo ha colto il secondo tempo (a mezzo secondo dalla vetta) e Daniil Kvyat il quarto. In mezzo alle due “lattine” c’è la SF15-T di Kimi Raikkonen. Che quella vista a Singapore, sia stata una qualifica atipica, lo dimostra il distacco accumulato dalla Mercedes nei confronti di Vettel: 1”4 Hamilton (5°) e 1”5 Rosberg (6°). Completano la Top Ten Bottas, Verstappen, Massa e Grosjean.

Q2, ACUTO VETTEL – Già nella seconda manche, la Ferrari si era allenata per la pole ottenendo il miglior crono con Vettel (1:44.743). Alle spalle del tedesco si fa strada la Red Bull di Kvyat, poi Raikkonen, Ricciardo, Verstappen, Hamilton, Rosberg, Massa, Grosjean e Bottas. Eliminati Hulkenberg, Alonso, Perez, Sainz, che ha rovinato il suo ultimo tentativo andando a sbattere con la posteriore sinistra contro il guardrail, e Button.

Q1, SVETTA KVYAT – Tutti in pista con gomme super soffici, tranne le Ferrari e la Red Bull di Ricciardo. Ad ottenere la “pole” della prima manche è stato Kvyat, che si pone davanti ad Hamilton. L’inglese, come il compagno di squadra, è costretto a sfruttare le coperture più prestazionali per risalire la classifica (da 14° a 2°). Salutano la compagnia le Sauber di Nasr ed Ericsson, Maldonado e le Marussia di Stevens e Rossi.

- RISULTATI QUALIFICHE GP SINGAPORE -


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