Volkswagen, perquisizioni Gdf a Verona. Indagati manager
Le Fiamme Gialle stanno eseguendo una serie di perquisizioni nella sede della Volkswagen Group a Verona e nella sede della Lamborghini a Bologna. Le perquisizioni, secondo quanto si apprende, sono state disposte dalla procura di Verona che ha aperto un fascicolo su Volkswagen Italia in quanto Lamborghini fa parte del gruppo della casa automobilistica tedesca.
Ci sono anche il presidente del Cda della Volkswagen Italia Luca De Meo e l'amministratore delegato e direttore generale Massimo Nordio tra gli indagati dell'inchiesta della Procura di Verona che ha portato questa mattina la Guardia di Finanza ad eseguire una serie di perquisizioni nella sede italiana della casa tedesca.
Esultanza del Codacons: "E' stata accolta in pieno la nostra istanza", dichiara il Codacons. "Solo pochi giorni fa avevamo chiesto di disporre perquisizioni a tappeto nelle sedi italiane di Volkswagen e presso le abitazioni private di dipendenti e manager, allo scopo di acquisire documentazione circa lo scandalo delle emissioni falsificate, al pari di quanto disposto dalla magistratura tedesca. La nostra ipotesi - spiega l'associazione - era proprio quella di una possibile frode in commercio a danno dei consumatori, per la quale ci siamo rivolti alla magistratura e all'Antitrust". "Se dalle indagini della Procura di Verona dovessero emergere illeciti, si rafforzerebbe ancor di più la class action avviata dal Codacons dinanzi al Tribunale di Venezia, che al momento registra la pre-adesione di oltre 12.000 automobilisti", conclude il presidente Carlo Rienzi.
"8,5 milioni di richiami da gennaio 2016". La misura non avrà alcun costo per i proprietari - Sono 8,5 milioni le auto diesel di Volkswagen nell'Unione Europea che saranno richiamate. Lo ha detto la casa tedesca, aggiungendo che i richiami partiranno da gennaio 2016 senza nessun costo per i proprietari. Le buone notizie, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è che, così come ha spiegato Volkswagen, la misura non avrà alcun costo per i proprietari ed i nuovi motori diesel EA288 non sono stati manipolati.
Ci sono anche il presidente del Cda della Volkswagen Italia Luca De Meo e l'amministratore delegato e direttore generale Massimo Nordio tra gli indagati dell'inchiesta della Procura di Verona che ha portato questa mattina la Guardia di Finanza ad eseguire una serie di perquisizioni nella sede italiana della casa tedesca.
Esultanza del Codacons: "E' stata accolta in pieno la nostra istanza", dichiara il Codacons. "Solo pochi giorni fa avevamo chiesto di disporre perquisizioni a tappeto nelle sedi italiane di Volkswagen e presso le abitazioni private di dipendenti e manager, allo scopo di acquisire documentazione circa lo scandalo delle emissioni falsificate, al pari di quanto disposto dalla magistratura tedesca. La nostra ipotesi - spiega l'associazione - era proprio quella di una possibile frode in commercio a danno dei consumatori, per la quale ci siamo rivolti alla magistratura e all'Antitrust". "Se dalle indagini della Procura di Verona dovessero emergere illeciti, si rafforzerebbe ancor di più la class action avviata dal Codacons dinanzi al Tribunale di Venezia, che al momento registra la pre-adesione di oltre 12.000 automobilisti", conclude il presidente Carlo Rienzi.
"8,5 milioni di richiami da gennaio 2016". La misura non avrà alcun costo per i proprietari - Sono 8,5 milioni le auto diesel di Volkswagen nell'Unione Europea che saranno richiamate. Lo ha detto la casa tedesca, aggiungendo che i richiami partiranno da gennaio 2016 senza nessun costo per i proprietari. Le buone notizie, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è che, così come ha spiegato Volkswagen, la misura non avrà alcun costo per i proprietari ed i nuovi motori diesel EA288 non sono stati manipolati.
