Emiliano lancia la sua sfida alla povertà: “In Puglia reddito di dignità”

BARI - "Oggi ho firmato la delibera che andrà in giunta per il reddito di dignità (Red): un modo di essere di sinistra in modo moderno, considerando la difficoltà delle famiglie". A dirlo il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parlando a margine di un convegno della Cgil, al quale partecipa a Bari il segretario nazionale, Susanna Camusso. "Ne beneficeranno circa 60 mila pugliesi - ha spiegato - con un limite massimo di 600 euro a famiglia. In cambio, prestazioni sociali".

"La delibera - ha precisato - il visto della ragioneria, quindi è coperta". "Ne beneficeranno circa 60 mila pugliesi - ha spiegato il governatore - con un limite massimo di 600 euro a famiglia. E non è un modo non per sbarcare il lunario e sistemarsi per sempre, come qualcuno immagina, ma un modo per far superare la soglia di povertà a famiglie in difficoltà, reinserendole nel mondo del lavoro attraverso formazione e prestazioni sociali che ciascun sottoposto al programma dovrà rendere. Se necessario anche andando a pulire giardini, i banani di una scuola, o a gestire lavori umili. In cambio della solidarietà da parte della comunità che gli darà una mano". "La durata massima è di 12 mesi - ha concluso - ma si può riprendere il programma se ci sono le condizioni dopo una interruzione".

Mazzarano: “Ha vinto la Puglia” - Dichiarazione del capogruppo PD, Michele Mazzarano. "Oggi Michele Emiliano ha firmato il Red, Reddito di Dignità, ossia un contributo sino a 600 euro al mese per massimo un anno, destinato a 60.000 famiglie pugliesi che sono finite sotto la soglia di povertà in cambio di lavori socialmente utili e di percorsi di formazione,e che andranno quindi anche a migliorare la qualità di vita della nostra regione.

Uno strumento che potrà dare, attraverso un contributo reale e non assistenzialistico, un segnale concreto nella lotta alla povertà e per la dignità umana. Abbiamo dimostrato che soltanto con la logica del fare è possibile indirizzare realmente la Puglia verso un cammino di cambiamento e di inclusione sociale. Per questo vorrei ringraziare la squadra che si è adoperata per la stesura di questo disegno di legge e tutti i cittadini che durante la campagna elettorale hanno contribuito a mettere nero su bianco questo sogno, oggi divenuto realtà”.

De Leonardis: “Reddito di dignità postivo, se destinato a bisognosi” - Di seguito, una nota del Presidente del Gruppo Movimento Schittulli-Area Popolare, Giannicola De Leonardis. “L’introduzione in Puglia del ‘Reddito di Dignità’, se in osservanza a quanto stabilito dalla Legge quadro in itinere, e se mirata realmente al sostegno delle famiglie numerose e particolarmente bisognose e indigenti, e delle persone alla ricerca di concrete opportunità lavorative e di crescita umana e professionale nonostante talento, sacrifici e volontà, non può che essere salutata con favore. In una Puglia stremata da una lunghissima crisi a ogni livello, da una pressione fiscale regionale ormai insostenibile, e dove per troppi anni proprio le famiglie e le persone che si vorrebbero oggi favorire sono state ignorate, se non penalizzate, da politiche largamente insufficienti.

L’auspicio quindi è che non si traduca in un semplice spot di mera natura politico-assistenziale, e per questo attendiamo allora la discussione e l’esame del testo della Legge, anche per cercare di fornire un eventuale contributo e suggerimenti per una sua ancor più efficace incisività e penetrazione nelle fasce deboli della popolazione. E vigileremo poi con attenzione e scrupolo perché gli annunci e le promesse si traducano in interventi concreti, e le risorse da impiegare vengano effettivamente destinate agli aventi diritto”.

Risorse impiegate
ReD Puglia: 70 milioni di euro l’anno, per 5 anni (350 milioni in totale).

Confronto:

- Cantieri di cittadinanza (Puglia): 4 milioni di euro “una tantum”.
- Reddito Friuli Venezia Giulia (LR 15/2015): 10 milioni l’anno per tre anni.
- Sperimentazione “Carta acquisti” Citta metropolitane (Decreto 3/5/2013): 50 milioni su tutto il territorio nazionale

Beneficiari e entità del trasferimento
Soglia di accesso (attuale, con possibilità di modifiche progressive): ISEE fino a 3000 euro (più altre condizioni di fragilità)

Trasferimento per tipologia familiare:

Riferimento temporale 
Un
componente
Due
componenti

Tre
componenti
Quattro componenti
Cinque componenti
Mensile
210
330
430
520
600
Annuale
2520
3960
5160
6240
7200

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